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Bitcoin e criptovalute

Dopo la guerra legale con Zuckerberg, i fratelli Winklevoss puntano sui Bitcoin: “Meglio dell’oro”

Dopo la battaglia legale che ha portato Facebook a pagare 65 milioni di dollari, i fratelli Winklevoss si sono lanciati nella promozione dei Bitcoin, che secondo i gemelli rappresentano un investimento migliore dell’oro.
A cura di Marco Paretti
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Winklevoss
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Il nome Winklevoss potrebbe non dirvi nulla ad una prima lettura, ma in realtà la loro storia è legata a stretto giro a quella di uno dei prodotti principali degli ultimi 15 anni: Facebook. All'inizio degli anni 2000 i due gemelli hanno assunto un giovane Mark Zuckerberg con l'obiettivo di sviluppare una piattaforma social, solo per scoprire, nel 2004, che il giovane programmatore aveva lanciato un sito concorrente chiamato TheFacebook. Ne è nata una battaglia legale che ha portato al pagamento di 65 milioni di dollari da parte del social network e che ha posto le basi per la realizzazione del film The Social Network. Nel frattempo i due fratelli hanno proseguito la strada dell'imprenditoria, puntando sui Bitcoin.

"Vediamo i Bitcoin come il social network più grande di tutti" hanno spiegato i fratelli, secondo i quali la valuta digitale è "migliore dell'oro". Il motivo? I Bitcoin sono nati per essere utilizzati sul web e se il web è il futuro, lo sono anche i Bitcoin. Il primo contatto con la valuta è avvenuto nel 2012, quando i Bitcoin hanno colpito i Winklevoss per l'impatto che una moneta digitale poteva avere sul mondo, per esempio consentendo a tutte le persone senza un conto in banca di accedere a servizi bancari online. "La nostra tesi basilare è che i Bitcoin siano migliori dell'oro" hanno spiegato, sottolineando il fatto che la valuta potrebbe rappresentare un migliore investimento rispetto all'oro, attualmente più utilizzato per stoccare i propri possedimenti.

"Sembra fantascienza, ma in realtà non lo è affatto" continuano. L'unico ostacolo, secondo i gemelli, è costituito dall'immagine che ormai circonda i Bitcoin. "Sembra il Far West" spiegano. "Le aziende che li sfruttano stanno rovinando la loro immagine". L'obiettivo dei Winklevoss è quindi quello di costruire l'infrastruttura necessaria ad attirare sempre più investitori verso i Bitcoin. Per farlo hanno fondato Gemini, una start-up nata nel 2015 che propone agli investitori la possibilità di comprare, vendere e immagazzinare Bitcoin. "Vogliamo costruire un ecosistema simile a quello della borsa, ma per la valuta digitale" hanno concluso. "Vogliamo qualcosa che possa mettere a proprio agio sia Wall Street che Main Street".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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