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Due ricercatori realizzano la prima vera “fusione mentale” via internet [VIDEO]

L’esperimento è stato condotto presso il laboratorio sulla cognizione e la dinamica corticale dell’Università di Washington e ha permesso di far muovere a distanza e via web la mano di uno tramite il cervello dell’altro.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Collegare il cervello di una persona con quello di un'altra persona tramite un collegamento digitale sembrava essere pura fantascienza. Fino ad oggi. Visto che all'interno del laboratorio sulla cognizione e la dinamica corticale (Ccdl) dell'Università di Washington due studiosi siano riusciti per la prima volta a collegare le proprie menti in modo da permettere ad uno di muovere la mano dell'altro con il solo pensiero collegato tramite la rete internet.

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L'esperimento è stato condotto lo scorso 12 agosto ed è avvenuto grazie alla partecipazione del professor Rajesh P. N. Rao con l'aiuto del professor Andrea Stocco, italiano della città di Palmanova. L'avvenimento è stato seguito con grande trepidazione dagli addetti ai lavori che hanno potuto osservare come Rao seduto di fronte al proprio computer e avendo indossato una cuffia elettroencefalografica ha potuto rilevare l'attività del suo cervello. Dall'altra parte Stocco sedeva in una stanza distante dalla prima, esattamente dalla parte opposta del campus universitario. Sulla sua corteccia motoria sinistra, cioè la parte del cervello che controlla il movimento della mano destra, è stata puntata un'apparecchiatura per la stimolazione magnetica transcranica (Tms).

A questo punto, in modo incredibile e per la prima volta, via internet, i segnali provenienti dal cervello di Rao sono stati inviati a quello di Stocco. La verifica che il passaggio degli impulsi mentali fosse avesse avuto davvero successo, è stato utilizzato un videogioco in cui si doveva sparare a dei bersagli. A questo per giocare Rao doveva niente altro che immaginare di premere il pulsante di fuoco, senza però farlo sul serio, mentre a premerlo effettivamente era Stocco che però chiaramente non vedeva alcuno schermo. La fusione mentale però era realmente avvenuta visto che lo stesso scienziato italiano ha dichiarato di aver provato la sensazione di un movimento involontario dovuto ad un "tic".

L'esperimento è la prima vera occasione in cui si realizza un'interfaccia tra due cervelli umani, utilizzando tecnologie semplici e consolidate come l'elettroencefalografia e la Tms. I due scienziati hanno scherzato in parte sull'esperimento ma hanno anche sottolineato che il metodo non consente né la condivisione di pensieri, né il controllo del corpo altrui contro la sua volontà. Chiaramente lo sviluppo è appena iniziato e i ricercatori hanno già  programmato esperimenti per scambiare tra i cervelli informazioni più complesse e in modo bidirezionale.

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