È morto a 71 anni Enzo Torresi, storico pioniere italiano approdato a 25 anni negli Stati Uniti, dove si insediò nella Silicon Valley per guidare l'Advanced Technology Center della Olivetti a Cupertino. Nato in Sicilia, Torresi stringe un forte rapporto con Olivetti subito dopo aver ottenuto la laurea al Politecnico di Torino e lo porta avanti fino ad arrivare nel New Jersey, dove l'azienda di Ivrea aveva un centro di ricerca. Nel 1973 gli viene affidata la fondazione dell'Advanced Technology Center a Cupertino, all'interno del quale sono nate alcune delle tecnologie più importanti per Olivetti.
È in questo periodo che Torresi "sviluppò e nutrì amicizie con i leader e i fondatori dell'industria dei personal computer", come spiega la famiglia nell'obituary pubblicato il giorno dopo la sua morte, avvenuta lo scorso 19 giugno. Concluso il suo impegno con Olivetti, Torresi si riscopre imprenditore svolgendo incarichi di rilievo in diverse aziende americane, tra cui NetFrame Systems, Power Computing Corporation e myQube, si inserisce in diversi Cda e diventa un importante membro del Silicon Valley Italian Executive Council e della Business Association Italy America.
Nel 2002 la National Italian American Foundation lo ha premiato con lo Special Achievement Award in Technology. Torresi è in poco tempo diventato un punto di riferimento per tutti quei giovani che dal nostro paese (e non solo) volevano recarsi negli Stati Uniti per innovare. Nonostante questo, però, il legame di Torresi con l'Italia era ancora forte, tanto che le indicazioni per la sua morte sono sempre state chiare: sarà cremato e le sue ceneri saranno custodite a Pedara, appena sotto l'Etna, dove era nato nel 1945. Inoltre, la famiglia ha annunciato donazioni a tre organizzazioni italiane: il Fondo Ambiente Italiano, il Museo ItaloAmericano e la National Italian American Foundation.