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Ebook, i libri digitali ci fanno memorizzare meno informazioni

Un nuovo studio ha svelato che i lettori di ebook hanno più difficoltà a ricordarsi passaggi letti in precedenza rispetto a chi utilizza i normali libri cartacei. La ricerca, presentata in Italia lo scorso mese e in attesa di pubblicazione, ha analizzato il comportamento di 50 lettori alle prese con una storia breve di Elizabeth George.
A cura di Marco Paretti
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Un nuovo studio ha svelato che i lettori di ebook hanno più difficoltà a ricordarsi passaggi letti in precedenza rispetto a chi utilizza i normali libri cartacei. La ricerca, presentata in Italia lo scorso mese e in attesa di pubblicazione, ha analizzato il comportamento di 50 lettori alle prese con una storia breve di Elizabeth George.
Metà degli intervistati hanno letto il racconto su un Kindle, mentre l'altra metà su carta. In seguito, i ricercatori hanno chiesto ai lettori alcuni dettagli della storia, tra cui gli oggetti presenti, i personaggi e le ambientazioni. I risultati hanno mostrato una discrepanza tra i due metodi di lettura.

"Volevamo cercare di capire se sono effettivamente presenti differenze nell'immersione del lettore e nella risposta emotiva" ha spiegato Anne Mangen, responsabile dello studio "Abbiamo scoperto che chi ha letto il racconto su carta ha mostrato più empatia con i personaggi e più immersione in generale all'interno della storia rispetto a chi lo a fatto su ebook reader".
Inoltre, i lettori di libri digitali hanno mostrato una difficoltà maggiore nel ricostruire gli elementi presenti nel racconto, per esempio quando gli è stato chiesto di posizionare 14 eventi nell'ordine corretto. La ricerca suggerisce che "il feedback tattico di un Kindle non riesce a fornire lo stesso supporto per la ricostruzione mentale di una storia come un libro normale".

"Quando leggiamo su carta riusciamo a sentire con le dita la mole di pagine in aumento sulla sinistra e in diminuzione sulla destra" ha continuato Mangen "Abbiamo una sensazione fisica del progresso oltre a quella visiva, un elemento che potrebbe solidificare la storia nella mente del lettore".
La ricercatrice ha inoltre citato una ricerca simile pubblicata lo scorso anno, la quale ha svelato che gli studenti che utilizzano i testi cartacei ottengono risultati migliori rispetto a chi studia su tablet o ebook reader. Il prossimo passo è capire quali dispositivi sono utili in determinate situazioni: iPad, Kindle e libri possono essere estremamente produttivi, ma secondo Mangen vanno inseriti nel giusto contesto per essere davvero efficienti. "Per guidare le scelte del futuro, ad esempio per capire se introdurre a tappeto i tablet a scuola sia davvero opportuno, servono dati più precisi" ha concluso Mangen.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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