Ecco a voi Drive, la risposta di Google a Dropbox
Google ha appena presentato Google Drive, ovvero quello che si appresta ad essere il nuovo competitor di Dropbox nel campo del file hosting. Si parlava da tantissimo tempo di questo servizio, tanto che Google ha deciso di presentarlo sul blog ufficiale con un pizzico di ironia, facendo riferimento all'enorme buzz generato negli ultimi giorni dietro al nome del progetto.
Di Google Drive si parla da anni, sin dalla nascità di Gmail. Come sapete Gmail offre oltre 7Gb di spazio email gratuito e sin dagli esordi vari sviluppatori esterni a Google realizzarono alcune utili estensioni per trasformare il servizio di posta in un vero e proprio disco virtuale. Ma in queste ultime ore in particolare si era creata molta attesa ed era chiaro che GDrive sarebbe arrivato a breve, alcuni blogger americani avevano già trovato i file robot.txt del servizio di file hosting e alcuni utenti avevano già ricevuto il nuovo menù di Google Docs che avrebbe dovuto far caricare i file sulla nuvola. Aldilà dei paroloni usati da Google per presentare il servizio vediamo di cosa si tratta "in concreto" fermo restando che tutte le potenzialità del servizio potranno essere testate solo una volta ottenuto l'accesso. In pratica Google Drive è il vecchio Google Docs, completamente rebrandizzato e potenziato con queste funzionalità:
File hosting – Come ogni buon servizio di file hosting potrete caricare qualsiasi tipo di file (video, audio, pdf, documenti, foto, etc) sui server di Google. Avrete a disposizione 5Gb gratuiti nel momento in cui vi sarà attivato il servizio, per tagli più grandi dovrete pagare.
Co-working – Tutti i documenti che caricate potranno essere visualizzati ed eventualmente modificati in co-working, in pratica potrete modificare i documenti con i colleghi, aggiungere commenti, e fare le stesse identiche cose che si potevano fare fino a ieri con Google Docs.
App da installare su fisso e mobile – Una delle vere novità è che Google Drive è anche un'applicazione da installare sia su Mac/PC che sugli smartphone Android (l'app è già disponibile qui) e Apple (in arrivo). I programmi per Mac e PC sono particolarmente interessanti perché consentono di avere direttamente una cartella virtuale sul proprio computer: inserendovi un file, questo viene direttamente salvato online e condiviso sugli altri dispositivi sui quali si utilizza il proprio account Google.
Applicazioni di Chrome – La novità, che prima di oggi in pochi si aspettavano, è la completa integrazione con le applicazioni del Chrome Web Store. Questo significa che se avrete caricato un file di Photoshop e un’applicazione per Chrome che avete installato sarà capace di aprirlo, l’integrazione sarà immediata. Come potete immaginare il servizio taglia fuori gli altri browser e strizza l’occhio in modo poco velato a Chrome OS, che attendeva questa possibilità da ancora prima della sua nascita.
Scansione e ricerca – Google Drive ovviamente permetterà di cercare e trovare facilmente ogni tipo di file caricato, ma può persino riconoscere le parole all’interno di documenti scannerizzati, mediante tecnologia OCR (Optical Character Recognition). Quindi potrete così, ad esempio, ricercare una parola all’interno della scansione di una pagina di giornale che avrete caricato e in futuro potrete cercare gli oggetti all'interno delle immagini.
I prezzi – I primi 5 giga sono gratis ma se non vi basta potete fare un upgrade a 25Gb per 2,49$ al mese, 100Gb per 4,99$ al mese o addirittura 1Tb per 49,99$ al mese. Rispetto agli altri competitors Google Drive sembra essere più conveniente anche se Dropbox è molto utilizzato e ha anche l'opzione da 50Gb che Google invece non propone.