Ecco le prime sei persone che otterranno i Google Glass
I Google Glass sono al momento l'oggetto del desiderio. Vedere attraverso degli occhiali a realtà aumentata prodotti direttamente da Google fa gola anche ai neofiti della tecnologia. Un oggetto però che non arriverà fino alla fine di questo anno se non addirittura agli inizi del prossimo. Alcuni fortunati, oltre agli sviluppatori, però hanno avuto modo di partecipare ad un contest e potranno quindi possedere i Glass proprio in questi giorni.
Parliamo delle prime sei persone, comuni, che potranno mettere mano a quegli occhiali ultra tecnologici in via di sviluppo creati dai laboratori di Mountain View. Sono sei persone che partecipando al contest #ifihadglass, hanno avuto la possibilità di acquistare in anteprima la sua nuova periferica made in Google al prezzo di 1500 dollari. In totale saranno ben 800 a poter raggiungere New York, Los Angeles o San Francisco, luoghi in cui BigG consegnerà il tanto sognato oggetto del desiderio.
Ma chi sono questi primi sei sperimentatori dei Google Glass? Partiamo da Sarah Hill, dottoressa lavoratrice presso il Veterans United Network, vuole usare i propri nuovi Glass proprio nel suo ospedale in modo che i veterani possano vedere i loro memoriali di guerra senza dover viaggiare.
Vi è poi Herschel Taghap che gestisce i social media per il ristoratore Tom Douglas Co, e vuole far vedere in prima persona il punto di vista della vita quotidiana che deve affrontare un cuoco in una cucina affollata professionale, chiaramente grazie ai Google Glass. Shannon Rooney vorrebbe aiutare la sua nonna giapponese a rivedere la propria patria, senza però dover lasciare la sua casa negli Stati Uniti.
Anthony Brown è un guardiano dello zoo che vuole solo uscire con pinguini. E onestamente, chi non lo fa? Max Legno vuole migliorare la sicurezza come vigile del fuoco in un modo o nell'altro, ma soprattutto ha intenzione di fa vedere dal vivo quei pericolosi incendi con cui deve combattere tutti i giorni. David Moriarty vuole rivoluzionare gli studi clinici allontanandosi dalla scrittura verso la condivisione delle immagini e dei dati proprio grazie ai Google Glass.