"Il valore delle azioni di Tesla è troppo alto, secondo la mia opinione". È bastato un tweet di Elon Musk per ribaltare subito la situazione e portare quel valore "troppo alto" verso un nuovo abisso: le azioni dell'azienda automotive hanno perso il 10 percento nelle ore successive. È solo l'ultimo di una serie di cinguettii che hanno già provocato numerosi grattacapi per il numero uno di Tesla, che dallo scorso aprile deve farsi pre-approvare i tweet da un legale se riguardano risultati finanziari, vendite o consegne delle autovetture. Ma a questo punto forse dovrebbe farsi pre-approvare ogni tweet, visti i continui scivoloni.
Ieri in particolare Musk è sembrato particolarmente scatenato. Oltre al tweet riguardante il prezzo delle azioni, ne ha pubblicato uno in cui spiegava di voler "vendere tutte le cose fisiche che possiedo, non avrò una casa". Ma è il tweet sulle azioni ad aver causato i danni maggiori, perché nelle ore successive alla pubblicazione il valore è crollato del 10 percento, portando a una perdita di 14 miliardi di dollari. Lo stesso Musk ha perso 3 miliardi di dollari della sua fortuna personale a causa di questo crollo. Il valore dell'azienda si stava avvicinando ai 100 miliardi di dollari, un traguardo che avrebbe fruttato a Musk un bonus di centinaia di milioni di dollari.
Tra gli altri tweet inviati ieri, in uno l'imprenditore dice che la sua fidanzata "è arrabbiata" con lui, mentre in un altro cita Dylan Thomas: "Rabbia, rabbia contro la morte della luce della coscienza". Quando gli è stato chiesto se stesse scherzando dal The Wall Street Journal, Musk ha risposto semplicemente "No". Non sono però solo le azioni e la fortuna personale di Musk ad aver perso valore: "Ho appena perso 10.000 dollari a causa di questo tweet" scrive un azionista su Twitter. "Cos'hai di sbagliato?".