eSIM in Italia entro la fine del 2019: cos’è, come funziona e quali sono gli operatori
Nate con lo scopo di azzerare le dimensioni e semplificare produzione delle schede SIM da inserire negli smartphone e nei tablet, le eSIM non sono un concetto nuovo, tranne che per l'Italia dove gli operatori hanno tardato diversi anni prima di pensare davvero di utilizzare questo nuovo formato. Introdotto per la prima volta nel 2014 (con gli iPad Air 2 di Apple), le eSIM possono essere di fatto raccontate come l'ultima vera rivoluzione per il mondo dei dispositivi mobili e sono già disponibili (da anni) in alcuni degli smartphone più diffusi in Italia, come gli iPhone, che dal modello XS, XS Max e XR sono già in grado di supportare la nuova tecnologia.
Una tecnologia piuttosto semplice, già più che rodata in diversi Paesi del mondo, ma che i gestori italiani hanno "bloccato" per anni probabilmente per problemi dovuti alla gestione e l'associazione dei numeri di telefono e (ammettiamolo) perché con questo nuovo formato il mercato delle sim sostitutive (dal quale gli operatori guadagnano annualmente una cifra importante) potrebbe volgere al termine. E per fortuna.
Cos'è una eSIM (e come funziona)
Prima c'era la SIM, quella grande e tradizionale utilizzata in tutti i telefoni cellulari venduti fino ai primi anni del nuovo millennio. Poi c'è stata la micro SIM, dal formato più piccolo, che è stata seguita dalle attuali nano SIM. Tutti formati diversi da loro nella forma e nelle dimensioni, ma uniti da un unico concetto ed un'unica utilità: essere inseriti nei dispositivi mobili come numero identificativo per effettuare chiamate ed inviare messaggi, ma anche come piccolo storage di memoria nel quale salvare la propria rubrica di numeri di telefono. Un'opzione comoda e versatile, ormai caduta in disuso con l'arrivo del cloud, con i quali tutti i dati sono stati resi raggiungibili ed accessibili sempre e comunque, al patto che si disponga di una connessione alla rete.
E se, con tutti questi formati, il mondo della telefonia mobile ha assistito ad un'operazione congiunga rivolta al cambiamento e alla miniaturizzazione, portata avanti dagli stessi produttori di smartphone, pare che ormai anche nel Bel Paese si sia arrivati all'ultimo stato evolutivo delle schede sim: presto anche con gli operatori italiani si potrà attivare una eSIM e dire addio alle tradizionali schede in plastica.
Ma cos'è una eSIM? A dare una spiegazione più che plausibile a questa domanda, basta pensare al nome della tecnologia. Il la lettera "e" che precede il termine SIM, sta a significare "embedded", ossia incorporato. E non ci vuole molto a tirare le somme e capire che le eSIM non sono altro che dei chip che vengono integrati in smartphone, tablet e Smartwatch, in grado di emulare completamente il funzionamento di una SIM card, senza la necessità di inserirle in uno sportellino apposito e portando con sé una buona dose di innovazione e notevoli vantaggi anche per gli utenti. Quando le eSIM saranno attivate in Italia, ad esempio, gli iPhone più moderni diventeranno dual sim immediatamente.
"Già riconosciuta ufficialmente come standard dalla GSM Alliance" le prime eSIM furono introdotte nel mercato italiano da TIM con il Samsung Gear S2, il primo smartwatch ad essere in grado di connettersi alla rete cellulare senza la necessità di un abbinamento ad uno smartphone e, ad oggi, l'unico dispositivo che utilizza una eSIM in Italia è l'Apple Watch LTE, ma solo con Vodafone.
Anche Apple ci ha visto lungo, dotando tutti i suoi dispositivi di ultima generazione con quella che l'azienda chiama Apple SIM, ossia una eSIM che, teoricamente, avrebbe dovuto eliminare il fastidio di utilizzare una seconda scheda dati sugli iPad, oppure di doverla cambiare da un dispositivo ad un altro, e che ha reso per la prima volta (almeno per il colosso di Cupertino) "virtuali" le SIM card.
Insomma, una volta che le eSIM saranno attive anche in Italia, le persone con smartphone compatibili non avranno più la necessità di inserire fisicamente la scheda nel proprio dispositivo mobile, ma ne dovranno semplicemente comunicare le generalità al proprio gestore, per vedere il proprio numero di telefono attivo e funzionante su uno e (forse) più dispositivi contemporaneamente.
I vantaggi delle eSIM
Oltre alla comodità per i produttori di dispositivi mobili che non dovranno più integrare un carrellino nel quale inserire la SIM, ed avranno quindi più spazio a disposizione per l'hardware del dispositivo, le schede eSIM introdurranno numerosi vantaggi anche per gli utenti. Vantaggi che semplificheranno le portabilità da un operatore telefonico all'altro, e che renderanno dual sim tutti gli smartphone che integrano questa tecnologia, ma non solo. C'è un altro fattore da prendere in considerazione che renderà gli smartphone con eSIM decisamente più interessanti per l'utenza: la sicurezza.
Perché essendo non estraibile, ma integrata nel dispositivo, uno smartphone dotato di eSIM sarà sempre rintracciabile dal produttore e dal gestore, anche in caso di furto o smarrimento. Finiranno quindi i tempi nei quali i malintenzionati potranno estrarre la scheda con il numero di cellulare, ed appropriarsi di uno smartphone rubato o trovato, proprio perché – ad ogni accensione – il dispositivo effettuerà la connessione automatica alla rete, permettendo così la localizzazione in tempo reale.
Gli svantaggi
Gli svantaggi collegati alle eSIM potrebbero essere paragonati a quelli relativi all'evoluzione delle batterie nei dispositivi mobili, e girano tutti attorno al fattore praticità. Nei vecchi dispositivi, una volta scaricatasi la batteria, era possibile ad esempio sostituirla con un'altra di riserva, per continuare ad utilizzare il proprio smartphone senza troppi compromessi. E bene, supponiamo di essere in possesso di un dispositivo dotato di eSIM, con una batteria totalmente scarica: in questo caso, non sarà possibile estrarre la scheda con il proprio numero telefonico ed inserirla in uno smartphone di scorta o in quello di un collega o di un amico per effettuare una telefonata.
E le cose potrebbero diventare molto più complicate anche per chi, ad esempio, tende a sostituire spesso il proprio smartphone: giornalisti, recensori e venditori, che maneggiano mensilmente un numero molto considerevole di smartphone e tablet, non potranno trasferire il proprio numero di telefono (e i propri abbonamenti dati) da un dispositivo all'altro con la stessa praticità che si ha attualmente.
eSIM Wind è il primo operatore in Italia
Il primo operatore in Italia a rendere disponibile l'eSim per iPhone è Wind, che con una tariffa ancora in fase di test chiamata All Digital 50 Limited Edition, permetterà ad alcuni clienti selezionati di poter attivare una sim virtuale da poter utilizzare sui propri dispositivi compatibili per 12 mesi, ad un prezzo piuttosto conveniente.
L'offerta prevede, al prezzo di 4,99 euro al mese, 50 GB di traffico dati, minuti e chiamate illimitate e offre 10 euro di ricarica omaggio sul proprio numero Wind principale. Il test durerà 12 mesi, alla fine dei quali la eSim verrà disattivata.
Il 2019 è l'anno delle eSIM in Italia
Ad oggi, l'unico gestore italiano a supportare le eSIM è Vodafone che, tramite l'opzione Vodafone One Number, permette di sfruttare questa tecnologia con gli Apple Watch serie 3, serie 4 e serie 5. Ma, presto, le cose potrebbero cambiare grazie al più grande player nazionale: TIM. In queste ore infatti, sta circolando un'indiscrezione molto interessante che vede il primo gestore di telefonia mobile in Italia ormai pronto al pieno supporto alla tecnologia eSIM.
Entro il 2019, tutti i clienti TIM dotati di un dispositivo compatibile potranno fare richiesta della nuova TIM eSIM Card, che sostituirà di fatto la classica scheda SIM, e verrà distribuita sotto forma di codice QR necessario per la configurazione.
Non si hanno notizie specifiche riguardo le eSIM Iliad in Italia, ne tantomeno quando gli altri gestori – Vodafone compresa – inizieranno a supportare pienamente questo formato, ma una cosa è certa: qualora le voci degli ultimi giorni dovessero dimostrarsi veritiere, è lecito ipotizzare che, dopo TIM, anche gli altri operatori italiani inizieranno a supportare le eSIM nel nostro paese. D'altronde, la possibilità di utilizzare un iPhone Dual SIM potrebbe allettare in molti.