Sarebbero 5 milioni gli account appartenenti a cittadini europei coinvolti dall'attacco hacker al colosso dei social network che ha portato alla possibile compromissione di 50 milioni di profili, come annunciato la scorsa settimana da Mark Zuckerberg sul suo profilo ufficiale. 5 milioni, spiega la commissaria europea per la Giustizia Vera Jourova all'AFP, sarebbero invece i cittadini europei coinvolti dalla falla che ha consentito ai responsabili di accedere ai token che di fatto avrebbero permesso agli hacker di accedere ai profili di tutti gli utenti colpiti.
"Ne saprò di più tra qualche ora o qualche giorno" ha spiegato la Jourova. "Da quello che si sa, cinque milioni di europei sono stati toccati su 50, un numero incredibile. Le dimensioni di Facebook rendono molto difficile la sua gestione, ma devono farlo dal momento che raccolgono i dati e guadagnano ingenti somme di denaro usando le nostre vite private come merce". Probabilmente, come suggerisce la stessa commissaria, la rapida comunicazione del problema da parte di Zuckerberg è una conseguenza diretta dell'entrata in vigore del GDPR, il regolamento dell'UE sulla protezione dei dati. In caso di attacco subito, infatti, le aziende hanno 72 ore per comunicarlo ai propri utenti, pena il pagamento di una multa pari a fino il 4 percento del loro fatturato annuo globale.
Nel caso dell'ultimo attacco, ad essere finita nel mirino degli hacker è la funzione "visualizza come", che consente ad un utente di visionare il proprio profilo come se lo avesse aperto un contatto particolare o un account che non rientra nelle nostre amicizie. In questo modo è possibile vedere quali contenuti gli vengono mostrati e quali no. Secondo Zuckerberg, la falla nella sicurezza sfruttata dai responsabili apparterrebbe proprio a questa funzione e avrebbe consentito agli hacker di accedere – almeno teoricamente – agli account colpiti. La falla è stata corretta e Facebook ha costretto gli utenti coinvolti a disconnettersi e riconnettersi di nuovo, mostrando un avviso che gli spiegava cosa era successo.