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Facebook cambia policy e blocca le pubblicità con contenuto violento

Il social network di Menlo Park aggiorna le proprie politiche e decide di gestire diversamente i gruppi e le pagine che esternano materiale controverso.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Facebook negli ultimi tempi ha stretto il cerchio sulle sue politiche di pubblicazione di contenuti ed oggi si scopre un importante aggiornamento in tal senso che cerca di vietare completamente post su pagine e gruppi con contenuti ritenuti violenti, osceni o discriminanti che saranno quindi di fatto eliminati proprio dagli addetti ai lavori. Una nuova linea che vuole assolutamente tutelare le proteste arrivate al social da parte di numerose organizzazioni per i diritti civili.

Fondamentalmente Mark Zuckerberg ha deciso di dichiarare guerra a pagine e gruppi che diffondono comunicati e contenuti che in qualche modo incitano all'odio verso le donne, alla violenza di natura sessuale, o anche alla diffusione di immagini e materiale pornografico. Da tempo un gruppo di oltre 15 importanti aziende quali Nationwide o Nissan aveva deciso di sospendere le proprie inserzioni sul sito perché le stesse in qualche modo rimandavano a collegamenti con pagine più crude e controverse. Unica soluzione per Facebook sarebbe stata quella di un importante cambiamento delle proprie policy. Detto fatto.

La lotta a tali contenuti controversi è sempre stata una priorità per Facebook ed ora sembra divenuta di fondamentale importanza e decisamente più urgente. Da oggi dunque tutti quegli spazi social che risulteranno in violazione dei termini di servizio della piattaforma dovrannomodificare immediatamente le proprie condivisioni o pubblicazioni, pena la rimozione degli annunci sulla pagina o addirittura l'esclusione dai meccanismi advertising del colosso.

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