Facebook vale 253 miliardi di dollari. A soli tre anni dall'IPO – l'offerta pubblica iniziale – il social network di Zuckerberg ha raggiunto lo scorso lunedì l'incredibile cifra dopo una scalata vertiginosa: è la prima azienda nell'indice Standard & Poor's 500 a raggiungere questo traguardo in così poco tempo. La realtà che precedentemente si poteva vantare di questo primato era Google, che però per raggiungere la stessa cifra ha impiegato otto anni, cinque in più di Facebook. La rapida ascesa del valore del social network può indicare una forte confidenza degli investitori nell'azienda, soprattutto dal punto di vista delle campagne pubblicitarie su mobile.
Facebook ha quindi raddoppiato la sua valutazione rispetto a quando è entrata in borsa, momento in cui valeva 104,2 miliardi di dollari. Ad oggi la capitalizzazione della realtà americana è più grande di quella di Wal-Mart e di Procter&Gamble, colossi che hanno raggiunto valutazioni così alte solo dopo diversi anni. "Gli investitori pensano che Facebook valga di più delle classiche azioni del Nasdaq" ha spiegato Paul Sweeney, analista di Bloomberg. Lunedì il valore delle azioni dell'azienda si è infatti alzato fino ai 90,10 dollari per azione, un ottimo risultato visto anche il leggero tracollo che le aveva caratterizzate subito dopo l'entrata in borsa nel maggio del 2012.
Con una valutazione di 253 miliardi di dollari, Facebook è ora la nona compagnia nell'indice Standard & Poor's 500, davanti a colossi presenti nel settore da decenni. I ricavi derivanti dalla pubblicità – l'azienda trattiene il 90% delle vendite – sono cresciuti del 46%, raggiungendo i 3,32 miliardi di dollari nel primo trimestre dello scorso anno. Più di due terzi di questa cifra sono dovuti a campagne pubblicitarie mobile. Per il futuro è probabile che l'azienda punti a monetizzare ancora di più realtà come Instagram, WhatsApp e Messenger, ma anche Oculus Rift, il visore per la realtà virtuale acquisito da Zuckerberg nel 2014. Vista l'enorme crescita, Facebook potrebbe persino puntare a superare Apple, che a febbraio ha raggiunto i 700 miliardi di capitalizzazione.
