Facebook controllerà l'identità dei proprietari dei profili con una viralità molto alta dei contenuti, cioè quei profili caratterizzati da una reach molto ampia e che di conseguenza raggiungono un grande numero di persone. Il social si assicurerà quindi che gli utenti stiano osservando post di persone autentiche e non appartenenti a bot o individui che nascondono la loro identità. Lo ha annunciato la stessa azienda, anticipando una mossa che segue quella attuata due anni fa, quando il social ha iniziato a verificare l'identità dei proprietari delle pagine caratterizzate da una grande viralità.
Gli account che mostrano un "comportamento non autentico" e hanno post che continuamente diventano virali negli Stati Uniti dovranno fornire una prova della loro identità, probabilmente attraverso un documento in grado di identificarne il proprietario. Se questo documento non corrisponde all'identità dell'account o il proprietario non fornirà l'identificativo, Facebook ridurrà la distribuzione dei post di quel determinato profilo, riducendo il numero di persone in grado di vedere i suoi contenuti. Se uno di questi profili è legato a una Pagina, al profilo sarà impedito di amministrare quella pagina.
Questi cambiamenti fanno parte di un processo avviato dal social network ormai diversi anni fa per spingere le persone a utilizzare la propria identità all'interno della piattaforma e parallelamente combattere l'influenza di governi esterni nella diffusione di fake news. Insieme alla necessità di inviare i documenti relativi agli amministratori delle pagine, nel 2018 Facebook ha iniziato a richiedere agli inserzionisti politici di verificare le proprie identità. Un pratica poi proseguita nel 2019 con la richiesta di ulteriori informazioni sulle identità degli amministratori per poter pubblicare annunci su Facebook.