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Facebook dice addio al piano di portare Internet via satellite

Facebook dice addio al piano di portare Internet via satellite nei paesi dove la connessione è proibitiva. Si tratta di un progetto che era stato mantenuto volutamente segreto e che, prima ancora di essere ufficializzato, è stato abbandonato per via dei costi proibitivi. Si parla di cifre che vanno da 500 milioni a 1 miliardo di dollari.
A cura di Francesco Russo
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Facebook dice addio al piano di portare Internet via satellite nei paesi dove la connessione è proibitiva. Si tratta di un progetto che era stato mantenuto volutamente segreto e che, prima ancora di essere ufficializzato, è stato abbandonato per via dei costi proibitivi che avrebbe dovuto sostenere l'azienda di Zuckerberg. Secondo le informazioni raccolte da The Information, che pubblica per primo la notizia, il piano sarebbe dovuto costare tra i 500 milioni e 1 miliardo di dollari.

Portare internet a basso costo in quei paesi dove risulta quasi impossibile era la sfida che Facebook aveva lanciato con l'annuncio del progetto Internet.org che era partito dallo Zambia un anno fa. E, nonostante non ci fosse stata alcuna ufficializzazione, sembrava quasi naturale che il progetto prevedesse dei satelliti per portare Internet anche nelle zone più remote della Terra. Del resto sul sito del progetto si parla esplicitamente di "aerei, satelliti e laser". E ora si comprende quale sia il principale ostacolo che blocca per il momento il progetto.

Secondo le informazioni raccolte da The Information, il progetto per il momento sarebbe stato fermato con l'intento di puntare su alternative come partnership con progetti esistenti e leasing di altri satelliti. Quindi Facebook non abbandona il progetto ma è alla ricerca di altre strade.

Il progetto Internet.org prevede la partecipazione, oltre a Facebook, di altre grandi aziende come Ericsson, Nokia, Samsung, Qualcomm, MediaTek e Opera. Obiettivo è quello di rendere internet accessibile a tutti, in particolare ai due terzi degli abitanti del mondo che ancora trovano grosse difficoltà. La motivazione che sta alla base del progetto è che Internet può essere un'occasione concreta di sviluppo, quindi un'occasione di crescita per quei paesi che ancora risultano privi di connessioni stabili.

E' chiaro che un progetto come Internet.org trasforma quai paesi che sono in difficoltà facendoli diventare "paesi emergenti", come vengono di solito definiti, e questo potrebbe costituire un grosso incentivo per colossi come Facebook. Portando Internet in quei paesi, quindi strumenti di crescita, Facebook, così come anche le aziende che partecipano al progetto, può assicurarsi l'accesso a mercati che finora erano assolutamente inesplorati, comportando questo un grosso vantaggio competitivo.

Al momento Facebook non commenta e non smentisce la notizia, e vedremo quale saranno gli sviluppi.

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