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Facebook dice no alle armi: vietate le vendite sul social network

Nel dibattito sulla libera vendita delle armi da fuoco negli Stati Uniti, Facebook ha pubblicamente scelto da che parte schierarsi, annunciando che le vendite di questi oggetti all’interno del social network saranno presto proibite.
A cura di Marco Paretti
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Nel dibattito sulla libera vendita delle armi da fuoco negli Stati Uniti, Facebook ha pubblicamente scelto da che parte schierarsi, annunciando che le vendite di questi oggetti all'interno del social network saranno presto proibite. La decisione, che coinvolgerà anche Instagram, porterà ad un allontanamento degli utenti che pubblicheranno annunci relativi alla vendita di armi. La nuova misura sarà applicata solamente ai post pubblici e non ai messaggi privati. Gli unici account ai quali sarà consentito proseguire con le vendite saranno quelli legati a rivenditori autorizzati dalle autorità.

Nel 2014 il social network aveva già cominciato a limitare la possibilità di visualizzare post relativi alla vendita di armi ai minori di 18 anni, chiedendo ad acquirenti e venditori di sottostare alle leggi locali. "Non consentiremo agli utenti di pubblicare offerte relative alla vendita di oggetti che possano lasciar intendere la volontà di violare la legge" spiegava Facebook in una nota, specificando che la visione di ogni post di questo tipo sarebbe stata interdetta agli utenti minori di 18 anni e che agli autori dei post sarebbe stato inviato un messaggio dove si richiede di seguire le leggi locali in materia.

Ovviamente la vendita diretta delle armi da fuoco non è mai stata ufficialmente supportata da Facebook – che invece per altri prodotti ha persino creato una sezione apposita – ma l'azienda vuole distanziarsi ancora di più dalle vendite tra privati. Se attuata, la manovra potrebbe attirare le ire della National Rifle Association e di tutti i possessori di armi, ma andrebbe ad uniformare il social network alle decisioni prese da altri grandi portali, come il sito di compravendita Craigslist e gli annunci di Google AdWord, che vietano di mostrare pubblicità relative alle armi da fuoco. Tra gli altri elementi vietati sul social network si trovano marijuana, medicinali e droghe illegali.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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