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Facebook, entro la fine di maggio le notizie dei giornali arrivano nel news feed

Dopo la notizia diffusa a fine marzo dalle pagine del The New York Times secondo cui presto Facebook ospiterà all’interno del social network alcuni contenuti realizzati dalle redazioni di diversi siti web come The New York Times, Guardian, BuzzFeed e il National Geographic, oggi il Wall Street Journal torna sull’argomento con diversi dettagli.
A cura di Matteo Acitelli
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Dopo la notizia diffusa a fine marzo dalle pagine del The New York Times secondo cui presto Facebook ospiterà all'interno del social network alcuni contenuti realizzati dalle redazioni di diversi siti web come The New York Times, Guardian, BuzzFeed e il National Geographic, oggi The Wall Street Journal torna sull'argomento con diversi dettagli. Secondo quanto riportato dalla nota testata giornalistica, Mark Zuckerberg ed il suo team avrebbero accelerato le trattative con gli editori e già a partire dalle prossime settimane gli utenti iscritti alla piattaforma avranno la possibilità di leggere all'interno di Facebook alcuni contenuti realizzati dalle redazioni di importanti giornali. Il nuovo servizio offerto da Facebook in collaborazione con i diversi editori prende il nome di "Instant Articles" e permetterà a tutti gli iscritti al social network di poter leggere le notizie direttamente su Facebook, senza la necessità di accedere al sito web del giornale. Inizialmente la notizia aveva diviso il mondo dell'editoria: da una parte quelli favorevoli ad una partnership con Facebook che vanta una piattaforma con oltre 1,44 miliardi di utenti e dall'altra quelli più scettici che hanno paura di perdere ricavi da questa collaborazione.

Le nuove indiscrezioni diffuse dal The Wall Street Journal però mettono in evidenza un nuovo modello economico studiato ad hoc per questo nuovo servizio. Secondo quanto riportato dalla fonte, infatti, Facebook non prenderà alcuna percentuale dagli annunci pubblicitari che gli editori includeranno all’interno dei loro articoli pubblicati sul social network, tutti i ricavi resteranno quindi alle testate giornalistiche. In alternativa gli editori avranno la possibilità di affidare la gestione della pubblicità direttamente a Zuckerberg che tratterrà per la sua società il 30% degli introiti generati dai banner pubblicitari. Questo nuovo modello di business studiato dagli esperti di Facebook permette al social network di attrarre a sé un numero maggiori di editori e allo stesso tempo offrirà alla piattaforma sempre più contenuti che serviranno ad incentivare gli utenti a passare più tempo all'interno di Facebook che genererà quindi maggiori ricavi.

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