Facebook è ormai diventato uno strumento fortemente utilizzato anche durante disastri naturali, momenti in cui gli utenti utilizzano la piattaforma per cercare e offrire aiuto, ma anche per fornire parole di conforto nei confronti di chi è stato colpito. È successo, per esempio, in seguito al terremoto che ha portato alla morte di oltre 300 persone in Indonesia. Il problema è che in questo caso il social network ha inavvertitamente inondato i post riguardanti il disastro con coriandoli e palloncini. Sembra paradossale, eppure è così: quando gli utenti indonesiani hanno pubblicato messaggi di supporto nei quali speravano che i residenti potessero sopravvivere al terremoto, i post sono stati accompagnati da elementi festosi.
Il motivo è semplice: lo scorso anno Facebook ha introdotto una serie di animazioni legate a determinate parole, come "grazie" e "congratulazioni". Proprio quest'ultima in indonesiano si scrive "selamat", che però può essere tradotta anche con "sopravvivere". Così quando gli utenti indonesiani hanno scritto messaggi come "Spero possiate sopravvivere", il social network ha interpretato la parola "selamat" come "congratulazioni" e le ha associato l'animazione dei palloncini e i coriandoli. Provocando forti critiche da parte degli utenti indonesiani. Il problema, ovviamente, è che il sistema ha fallito nel riconoscere il contesto del messaggio, applicando l'animazione anche dove non doveva essere attivata.
"Questa funzione è largamente disponibile su Facebook in tutto il mondo. Ci scusiamo se è apparsa in questo contesto sfortunato, nel frattempo abbiamo eliminato la funzione nelle zone colpite dal terremoto" ha spiegato un portavoce di Facebook in una nota. "I nostri pensieri vanno alle persone colpite dal terremoto".