Facebook ha insegnato ai bot a negoziare (e dire bugie) come gli esseri umani
Facebook in collaborazione con il Laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale Fair ha realizzato un esperimento per consentire ai suoi sistemi di bot di negoziare e dire bugie agli utenti in carne e ossa. Come riportato dalla redazione di Mashable, il team del colosso di Menlo Park specializzato nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale ha condotto un test sulla base di 5.808 conversazioni umane con l'obiettivo di far apprendere ai bot informazioni e dialoghi utili a sviluppare tattiche di negoziazione per "battere" gli umani. Come spiegato dal ricercatore del Fair Mike Lewis: "I bot migliori hanno fatto registrare abilità paragonabili a quelle umane, uno dei loro vantaggi è la pazienza infinita e la determinazione".
Per effettuare questo esperimento, utile per creare i bot del futuro, i ricercatori di Facebook hanno utilizzato un gioco per insegnare al sistema come destreggiarsi con la vendita di alcuni oggetti come libri, cappelli e palle da basket. Tramite l'ascolto di diverse conversazioni tra umani i bot hanno avuto la possibilità di assimilare numerose informazioni relative al prezzo dei prodotti in vendita e le tecniche utilizzate per ottenere i migliori risultati. Dopo questa prima fase il team del social network ha fatto confrontare i bot con degli esseri umani e in più occasioni è stato dimostrato che la tecnologia alla base di questi sistemi automatizzata è stata in grado di anticipare le mosse dell’utente, un po' come l'intelligenza artificiale di Google che da qualche anno riesce a battere i campioni del mondo del gioco da tavolo Go.
Stando ai risultati della ricerca effettuata dal team capitanato da Mark Zuckerberg è stato evidenziato che il sistema di Facebook è in grado di acquisire velocemente le informazioni "ascoltate" dagli utenti e soprattutto è in grado di creare nuove frasi, non prese dai dialoghi passati, per superare gli esseri umani. Interessante osservare che tra le tattiche utilizzate dai bot sono state dette anche bugie, fingendo di desiderare un oggetto che in realtà non volevano per poi scegliere all'ultimo l’obiettivo prefissato.