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Facebook introduce i post “embedded”

L’annuncio è arrivato, come sempre, sul blog ufficiale di Menlo Park. Da oggi sarà possibile “incorporare” i post sul proprio sito o sul proprio blog.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Novità importante quella che da pochi istanti è stata pubblicata e resa ufficiale sul blog di Facebook. Parliamo della possibilità di “embeddare”, ovvero di incorporare, nel proprio sito o blog quei post pubblicati come "pubblici" da Pagine e profili su Facebook.

La notizia è stata pubblicata nella News Room di Facebook e detta esplicitamente le regole da seguire sia per riuscire a realizzare l'embedded dichiarato sia per quanto concerne, al momento, i limiti di tale azione. Infatti secondo le dichiarazioni del blog ufficiale i post che sarà possibile incorporare dovranno essere solamente contenuti esplicitamente pubblici: "Only posts set to public can be embedded on other web sites."

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Quindi, se i contenuti pubblicati che hanno come impostazione della privacy "pubblica" con il simbolo del mappamondo, potranno essere ripresi. Se invece l’impostazione della privacy è settata diversamente non potranno essere in nessun modo "copiati". Una modifica decisamente importante per il social network di Mark Zuckerberg, che in qualche modo è risultato un passo in avanti quasi obbligato vista anche la recente implementazione degli hashtag che, come è chiaro, puntano soprattutto a far pubblicare contenuti "pubblici", ovvero visibili a tutti, senza le limitazioni delle liste di amici.

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Dal post “embeddato” sarà possibile richiedere l’amicizia, seguire una persona o una pagina, mettere like e ricondividere. Mentre per i commenti un link rimanderà a Facebook sul post originario. Se dopo aver "embeddato" un determinato post, quello diviene privato e quindi solo per gli amici chiaramente lo stesso non sarà più visibile sul proprio sito o blog ed apparirà la scritta che quel determinato messaggio incorporato non è più al momento disponibile. Come per tutte le novità di Facebook non sarà disponibile da subito e bisognerà attendere. Intanto i primi a beneficiare di tale novità sono stati  i siti di Bleacher Report, CNN, Huffington Post, Mashable e People, anche se presto la novità sarà disponibile per tutti.

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