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Facebook, nel Regno Unito paga meno tasse di un lavoratore medio

Le tasse pagate da Facebook nel Regno Unito? Sono inferiori a quelle che deve sborsare un lavoratore medio. Nonostante abbia raccolto più di 100 milioni di sterline in ricavi, infatti, il colosso di Zuckerberg ha restituito solo 4.327 sterline di tasse.
A cura di Marco Paretti
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Le tasse pagate da Facebook nel Regno Unito? Sono inferiori a quelle che deve sborsare un lavoratore medio. Nonostante abbia raccolto più di 100 milioni di sterline in ricavi, infatti, il colosso di Zuckerberg ha restituito solo 4.327 sterline di tasse. Per fare un paragone, le tasse di un lavoratore medio inglese sono pari a 5 mila sterline, quasi mille in più rispetto a quanto pagato dal social network. I dipendenti inglesi dell'azienda – sono circa 362 nel Regno Unito – hanno portato a casa una media di 210 mila sterline annuali tra stipendi e bonus nel corso del 2014, con un totale di 35,4 milioni di sterline in stipendi pagati dalla sezione inglese del social network.

Annunciando perdite pari a 28,5 milioni di sterline, l'azienda è riuscita a ridurre drasticamente le tasse da pagare, facendole scendere persino al di sotto della cifra pagata da un lavoratore medio con uno stipendio da 26.500 sterline all'anno. I ricavi, però, sono raddoppiati nel corso di un anno, passando da 49,8 milioni a 105 milioni di sterline. Così come sono raddoppiate le perdite: da 11,5 milioni a 28,5 milioni di sterline. "I cittadini saranno giustamente confusi e arrabbiati per la cifra pagata da Facebook" ha spiegato John O'Connel, direttore della TaxPayers Alliance. "Il problema risiede nel nostro complesso codice, che i politici dovrebbero correggere il prima possibile".

La notizia ha creato imbarazzo tra i ministri, soprattutto quelli che, come George Osborne, da sempre spingono per mettere un freno all'evasione fiscale dei colossi del settore della tecnologia con la cosiddetta Google Tax. I profitti di Facebook vengono infatti convogliati attraverso il quartier generale di Dublino in un'altra società registrata alle isole Cayman, da sempre considerate un vero e proprio paradiso fiscale. "Siamo perfettamente in linea con le leggi che regolano le tasse nel Regno Unito e in tutti i paesi in cui operiamo" ha spiegato un portavoce del social network. "I nostri dipendenti inglesi pagano le tasse come tutti".

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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