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Facebook, nuove conferme sugli spot video nel social network

Nuove indiscrezioni provenienti dagli USA sembrerebbero confermare l’ ipotesi dell’ imminente introduzione degli spot pubblicitari all’ interno del più diffuso social netowrk al mondo.
A cura di Daniele Cretella
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Facebook è pronta a lanciare gli spot pubblicitari sul suo social network. E' questo in estrema sintesi il contenuto di un recente articolo apparso nelle scorse ore sull' edizione digitale del Financial Times nel quale vengono svelati interessanti dettagli relativi all' introduzione di nuovi strumenti pubblicitari all' interno della rete sociale realizzata da Mark Zuckerberg.

Già durante lo scorso mese di Dicembre, infatti, diverse fonti vicine all' azienda di Palo Alto avevano lasciato intendere l' intenzione di intercettare parte degli investimenti pubblicitari riservati solitamente alle TV introducendo strumenti pubblicitari simili (circa 66 miliardi di dollari secondo le più recenti stime), come da esempio gli spot in formato video. Secondo il quotidiano statunitense, Facebook avrebbe finalmente iniziato a stringere accordi con aziende del calibro di Coca-Cola ed American Express per lanciare entro la prossima estate i primi spot pubblicitari all' interno delle bacheche dei suoi utenti (sia nella versione desktop che mobile).

I primi spot, attesi per il mese di Luglio, sarebbero stati studiati in modo da risultare non eccessivamente invasivi, in particolare per quanto riguarda la diffusione audio che dovrebbe essere disattivata di default (ogni utente potrebbe poi decidere se attivarla o meno). Diversi dubbi, poi, resterebbero sulla durata degli spot che, inizialmente, non avrebbe dovuto superare i 15 secondi, ma a quanto pare alla fine rientrerà nei canonici 30 imposti dalle agenzie pubblicitarie (più per comodità che per altro).

Se, dunque, da un punto di vista economico sembrerebbero esserci soltanto vantaggi per il social network di Mark Zuckerberg, diametralmente opposta sembrerebbe essere la posizione degli utenti che, già nel corso della scorse settimane, hanno dato prova di non essere in linea con le scelte dell' azienda facendo registrare il più alto numero di disattivazioni della storia di Facebook.

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