Facebook, presto saprà cosa abbiamo comprato al negozio
Da qualche giorno Facebook, annunciandolo sul suo blog ufficiale, ha lanciato Partner Categories, un nuovo servizio che gli permetterà di "monetizzare" il più possibile tramite le inserzioni pubblicitarie. Sulla time line l'utente si ritroverà quindi pubblicità altamente precise in base alle esigenze e le abitudini del proprio utilizzatore.
In pratica qualsiasi cosa verrà comprata direttamente in negozio potremo ritrovarla poi sotto forma di offerta sulla nostra bacheca di Facebook sotto forma di annuncio pubblicitario, magari con indicazione di dove poterli acquistare ed anche con qualche offerta promozionale. Tutto vero, grazie a Partner Categories, il nuovo servizio di Facebook in collaborazione con quattro importanti aziende del data marketing. Grazie ad esse infatti, il social network di Marjk Zuckerberg permetterà di tenere traccia delle proprie tendenze e dei propri acquisti dei consumatori, su scala ovviamente aggregata.
Le sigle coinvolte nel patto risultano essere Acxiom, BlueKai, Datalogix ed Epsilon e le stesse operano da ormai anni in questo campo cercando di aiutare nel miglior modo possibile le varie aziende ed i vari venditori con mirate raccolte di dati sugli acquirenti in modo da puntualizzare qualsiasi tipo di strategia di vendita. Mark Zuckerberg non poteva tenersi al di fuori di tutto questo ben di dio di informazioni sui propri utenti ed ha deciso quindi di creare una vera e propria partnership integrando il più possibile nel proprio Social tutto il lavoro dei quattro colossi. Si creeranno dunque degli advertising precisi, ad hoc per ogni utente, in modo da proporre allo stesso prodotti o servizi che siano il più possibile efficaci per lo stesso.
Una concessionaria d'auto locale può adesso mostrare la sua pubblicità alle persone che sembrano orientate ad acquistare una nuova macchina e che vivono vicino all'autosalone. C'è un'incredibile opportunità, per chi fa marketing, di fare leva sui dati offline per raggiungere i propri clienti, o potenziali tali, dove e quando sembrano più orientati a fare un certo acquisto. Vero. Così come incredibili sembrano le possibili conseguenze sui dati personali, per quanto da Facebook precisino che "gli inserzionisti conoscono solo la grandezza del loro pubblico e non possono accedere ad alcuna informazione individuale inclusa in una delle categorie.
Eric Stein, vicepresidente esecutivo di Epsilon
Per il momento il servizio prenderà vigore negli Stati Uniti ma sono pronte già più di cinquecento categorie di consumatori. E negli altri paesi? In Italia la garanzia della difesa della privacy è decisamente importante e per questo non sarà immediato e semplice l'arrivo di Partner Categories. Proprio il Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, spiega come in Italia l'ordinamento è decisamente più rigoroso rispetto all'America, dove la tutela dei dati personali viene inserita fra i diritti dei consumatori mentre da noi la privacy rientra fra i diritti fondamentali della persona.
Abbiamo un ordinamento molto più rigoroso così come in Europa. Regolamenti e codici che prevedono consenso informato, controllo e tempi certi di conservazione per qualsiasi attività di raccolta e profilazione. Ed entro l'anno dovrebbe anche arrivare il nuovo regolamento europeo. Al di là di qualsiasi patto o acquisizione successiva, il problema dei grandi player web, dai motori di ricerca alle piattaforme social e di commercio elettronico, nasce fin dalla iniziale registrazione dei gusti e delle preferenze degli utenti e dei contenuti da loro pubblicati. L'incrocio fra dati online e offline è un passo successivo che non modifica il problema, semmai lo rende più complesso.
Antonello Soro, presidente autorità Garante della difesa della privacy