Facebook pronta a lanciare anche in Italia le scommesse online
Dopo averlo sperimentato per alcuni mesi nel Regno Unito con una prima fase sperimentale ecco giungere la notizia di un suo imminente arrivo anche in Italia. Parliamo di quel fenomeno di Social Gambling che in qualche modo porta le scommesse sul più famoso social network del mondo. Tutto questo però bene presto sarà realtà anche in Italia come anche in Spagna.
L'ufficialità del debutto in Italia e in terra iberica arriva direttamente da Sean Ryan, responsabile partnership del social network, durante il World Gaming Executive Summit di Barcellona. Le prime partite eseguite su Facebook, con premi in denaro, sono già una realtà sperimentale nel Regno Unito e il loro successo ha portato ad ampliare la strada anche ad altri paesi come appunto la Spagna e l'Italia. A provare per primo la prova del gambling sociale è stato il poker online, grazie all’accordo con Zynga, mentre per le scommesse sportive solo qualche giorno fa è stata inizializzata la sperimentazione con Paddy Power.
Puntiamo ad avere il meglio e il nostro obiettivo per il 2013 non è un numero determinato di giochi, ma stringere accordi con gli operatori che hanno le maggiori potenzialità di espansione e con le offerte più solide. Al momento, la proposta di gioco sul social network ha dei limiti ben precisi: giocano solo gli utenti residenti nel Regno Unito e solo dai computer, non dai dispositivi mobili come tablet e smartphone. Proprio la regolamentazione molto rigorosa è uno dei motivi per cui l’Italia e la Spagna sono i prossimi due Paesi in cui l’offerta di gioco con premi in denaro potrebbe partire.
Il regime fiscale di Italia e Spagna, infatti, non permetterà a Facebook di aumentare la propria quota di profitto sulle giocate effettuate, anzi al contrario si abbasserà, ma comunque i margini rimarranno più che interessanti. La politica di Facebook per il gioco è molto semplice, ma allo stesso tempo efficace: con circa un miliardo di iscritti ed un valore stimato di 62 miliardi di dollari e il secondo luogo digitale più visitato al mondo e le grandi economie di scala non possono che fare gola a Mark Zuckerberg & Co.