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Facebook, stretta sugli spot elettorali per le elezioni politiche anche in Europa

Dopo lo scandalo “Russia Gate”, Facebook procederà ad introdurre regole più severe per l’inserzione di spot elettorali sul social network in tutti quei paesi dove, nel 2019, si terranno elezioni politiche. Si tratta quindi di Unione Europea, India, Nigeria e Ucraina.
A cura di Francesco Russo
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facebook elezioni europee

Dopo lo scandalo "Russiagate", Facebook in occasione delle prossime elezioni europee, che si terranno domenica 26 maggio 2019, vuole giocare d'anticipo. La società di Mark Zuckerberg ha comunicato che procederà ad introdurre regole più severe per l'inserzione di spot elettorali sul social network in tutti quei paesi dove, nel 2019 appunto, si terranno elezioni politiche. Si tratta quindi di Unione Europea, India, Nigeria e Ucraina. In questi paesi, infatti, saranno estese le norme sugli spot elettorali che sono state messe a punto per evitare interferenze nel voto. Lo scopo è quello di evitare quanto avvenne nel 2016, quando il fenomeno delle fake news, generate ad arte, riuscì a destabilizzare l'elettorato americano, fino a pochi giorni delle elezioni.

La strategia di Facebook per le elezioni politiche

La pressione a livello globale su Facebook per evitare che si ripeta un nuovo Russiagate è stata molto forte, al punto da portare l'azienda di Menlo Park a correre ai ripari per tempo in tutti quei paesi dove presto si terranno elezioni politiche, quindi dove si potrebbero ripresentare nuovi episodi di fake news. Lo scopo sarebbe quello di tenere gli annunci in una biblioteca, in modo tale da evitare interferenze esterne. Si tratta di una modalità già vista in altri paesi come Stati Uniti, Brasile e Gran Bretagna.

Si tratterebbe quindi di mettere a punto delle librerie online che contengono ogni informazione sugli annunci politici, ossia chi li acquista e per quale partito. A questo si integra un servizio di un team che invece lavora sull'identificazione di comportamenti politici problematici non correlati agli annunci. In questo caso, l'attenzione del team dedicato si amplifica a ridosso del periodo elettorale e analizza tutti i post sospetti.

Come e dove interverrà Facebook

Da subito Facebook interverrà in Nigeria, dove sabato 16 febbraio si terranno le elezioni presidenziali, e solo le persone che dimostrano di risiedere nel paese potranno pubblicare inserzioni elettorali. Stessa cosa da febbraio in Ucraina, che andrà alle urne il 31 marzo. In India, al voto in primavera, gli spot elettorali e i loro acquirenti saranno inseriti in un archivio online consultabile che sarà conservato per sette anni. Facebook si metterà in azione anche in Unione Europea, in vista del voto del 26 maggio, saranno quindi adottate misure volte a garantire la trasparenza e l'acquisto di spot da parte di persone ed enti legittimati a farlo.

Obiettivo è arrivare ad una soluzione globale

Facebook ha spiegato che in ogni stato saranno adottati strumenti diversi, in linea con le leggi locali e sulla base degli accordi con i diversi governi e partiti. “Stiamo imparando da ogni paese”, affermano due dirigenti all'agenzia Reuters. “Sappiamo che non saremo perfetti, ma il nostro obiettivo è migliorare sempre. Il nostro scopo è quello di raggiungere una soluzione globale, ma nel frattempo dobbiamo guardare alle singole elezioni e a cosa possiamo fare”.

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