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Facebook, Zuckerberg conferma l’arrivo delle notizie a pagamento: ecco come funzionerà

Il fondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg è da pochi giorni tornato a parlare delle notizie a pagamento che presto troveremo all’interno del social network.
A cura di Matteo Acitelli
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Il fondatore e CEO di Facebook Mark Zuckerberg è da pochi giorni tornato a parlare delle notizie a pagamento che presto troveremo all'interno del social network. Come evidenziato nel post pubblicato sul suo profilo personale: "Sempre più persone si informano in luoghi come Facebook, abbiamo la responsabilità di creare una comunità informata e di contribuire a costruire una capacità di comprensione comune. Non possiamo farlo senza i giornalisti".

Sono queste le parole utilizzate dall'amministratore delegato della popolare piattaforma blu per annunciare gli abbonamenti a pagamento ai siti di notizie attraverso il social network. Come anticipato qualche settimana fa dal responsabile dei rapporti con i media del colosso di Menlo Park Campbell Brown in occasione del Digital Publishing Innovation Summit di New York, entro la fine dell'anno Facebook offrirà agli utenti la possibilità di abbonarsi ad alcune delle principali testate giornalistiche per poter leggere le notizie tramite gli Instant Articles, il formato lanciato nel corso del 2015 dai vertici del social network per accedere agli articoli da smartphone senza dover attendere i classici tempi di caricamento.

I lettori avranno la possibilità di consultare un numero di articoli limitato gratuitamente, dopo il quale sarà necessario pagare un abbonamento alla testata per poter proseguire a leggere le notizie. Al momento Mark Zuckerberg non ha diffuso i dettagli riguardo all'introduzione di questo paywall in Facebook, tuttavia ha assicurato che il social network non tratterrà alcuna commissione e l'intero importo necessario per abbonarsi andrà nelle casse degli editori: "Stiamo per testare nuovi modi per far crescere i loro abbonamenti. Se le persone si abbonano dopo aver letto le notizie su Facebook, i ricavi andranno direttamente agli editori che lavorano duramente per scoprire la verità e Facebook non prenderà nulla. Si parte entro la fine dell’anno con un piccolo gruppo di editori americani e europei. Poi ascolteremo i loro commenti".

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