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Ferie senza limiti e pagate: la start-up più amata sviluppa videogiochi

Si chiama Rocketwerkz ed è una piccola start-up neozelandese di Dunedin, nell’Isola del Sud, che si è fatta conoscere, oltre che per i suoi giochi, anche per i bonus per i dipendenti e la filosofia aziendale piuttosto aperta.
A cura di Marco Paretti
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Si chiama Rocketwerkz e sviluppa videogiochi, in particolare un titolo di zombie, DayZ, molto apprezzato e dai guadagni milionari. È una piccola start-up neozelandese di Dunedin, nell'Isola del Sud, che si è fatta conoscere, oltre che per i suoi giochi, anche per i bonus per i dipendenti e la filosofia aziendale piuttosto aperta. Niente cartellino né ferie limitate: si può andare in vacanza quando si vuole mantenendo la retribuzione e partecipando anche agli utili aziendali. Non stupisce, quindi, che nel momento in cui il fondatore Dean Hall ha pubblicato un annuncio di lavoro la sua casella sia stata letteralmente invasa da candidature e curriculum.

"Dando al team tempo illimitato per risolvere eventuali problemi a casa o nella loro vita personale, significa fare in modo che vengano a lavorare con la mente sgombra" ha spiegato Hall. "Quando entreranno in azienda, saranno pronti a dare il meglio di sé. Non siamo né altruisti né idealisti, cerchiamo solo di fare business redditizi". Insomma, i dipendenti non sono solamente forza lavoro, ma rappresentano la vera risorsa chiave dell'azienda. Le nuove "libertà" sono arrivate insieme al successo dei suoi prodotti, ma anche nei primi momenti l'approccio aziendale è stato piuttosto particolare: lo scorso anno i dipendenti potevano giocare in ufficio con i gatti per alleviare lo stress.

Poi è arrivato il successo e la Rocketwerkz si è espansa ospitando 40 dipendenti che presto potrebbero diventare 190. "Concedendo libertà al nostro staff facciamo in modo che loro associno il lavoro a un posto piacevole dove dare il meglio di sé e avere la possibilità di essere completamente creativi" continua Hall. "Speriamo che questa filosofia lavorativa ispiri anche altri datori di lavoro". D'altronde il primo sostenitore di questa pratica è lo stesso CEO, che si è ripromesso di non guadagnare più del 10 percento degli altri dirigenti. "La mia vita è diventata davvero più facile. Vado a lavorare perché mi piace, non ho paura del mio capo e non guardo mai l'orologio" spiega Emily, dipendente di Rocketwerkz da oltre un anno.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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