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Finale di Champions League, uno scanner facciale riconoscerà terroristi e criminali

La finale di UEFA Champions League si avvicina, il prossimo 3 giugno il Principality Stadium di Cardiff ospiterà il match tra Juventus e Real Madrid, un evento molto atteso che ha portato gli agenti delle forze dell’ordine ad aumentare i livelli di sicurezza nella capitale del Galles.
A cura di Matteo Acitelli
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La finale di UEFA Champions League si avvicina, il prossimo 3 giugno il Principality Stadium di Cardiff ospiterà il match tra Juventus e Real Madrid, un evento molto atteso che ha portato gli agenti delle forze dell'ordine ad aumentare i livelli di sicurezza nella capitale del Galles. In occasione della finale della Champions League 2017 infatti la Polizia del South Wales ha annunciato che utilizzerà un sofisticato sistema di sorveglianza per il riconoscimento del viso in grado di scansione non solo i tifosi che si recheranno allo stadio ma anche tutti i 170.000 visitatori che si prevede arriveranno in città il giorno del match.

Per controllare i tifosi che si recheranno nei presso del Principality Stadium di Cardiff verrà utilizzato un nuovo sistema di riconoscimento facciale automatico (Automated Facial Recognition o tecnologia AFR) che consentirà agli agenti di scansionare i volti delle persone nei pressi della partita, elaborarli e confrontarli con il database di polizia che comprende circa 500.000 "persone di interesse". Per procedere alla scansione dei volti gli agenti di polizia installeranno delle speciali videocamere in prossimità dell'impianto sportivo e delle principali stazioni ferroviarie così da acquisire il maggior numero di volti possibili per poi farle analizzare da un software che individuerà eventuali collegamenti con le immagini presenti nell'enorme database in possesso della polizia così da facilitare l'individuazione di eventuali tifosi violenti o addirittura persone legate al terrorismo.

L'introduzione di questa tecnologia ha inoltre generato non poche discussioni legate al tema della privacy poiché le videocamere acquisiranno le immagini di tutte le persone presenti in città, come sottolineato dal direttore politico per i diritti umani e le libertà civili Rachel Robinson: "Il divario tra la tecnologia di sorveglianza sempre più avanzata e la mancanza di tutela legale per il pubblico è sempre più diffusa e più allarmante. La tecnologia di riconoscimento facciale istantaneo con il potenziale per identificare chiunque in una folla di migliaia di individui fa accumulare alla polizia un enorme numero di fotografie di persone innocenti, il che risulta in una combinazione seriamente intrusiva". Tuttavia il Commissario per la Videosorveglianza del Regno Unito Tony Porter evidenzia che la Polizia del Sud del Galles rispetterà le linee guida sulla riservatezza, utilizzando i dati raccolti esclusivamente ai fini delle sicurezza.

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