Le autorità statunitensi hanno accusato di frode finanziaria 32 membri appartenenti ad un gruppo internazionale di hacker e operatori finanziari. Il gruppo avrebbe sottratto comunicati stampa dai sistemi informatici delle aziende prima che queste li distribuissero sui canali ufficiali, guadagnando milioni di dollari da operazioni basate su queste informazioni. "Questo schema internazionale non ha precedenti in termini di scala, numero di operatori e profitti generati dagli hacker" ha spiegato Mary Jo White, membro della Securities and Exchange Commission (SEC), in una nota divulgata.
La SEC ha spiegato che due individui, Ivan Turchynov e Oleksandr Ieremenko, hanno organizzato lo schema nel corso di cinque anni e si sono introdotti in almeno due agenzie di stampa, rubando oltre 150 mila comunicati contenenti dettagli su future fusioni, acquisizioni e risultati finanziari. Queste informazioni venivano poi passate ad operatori posizionati in tutto il mondo, inclusi paesi come Russia, Ucraina, Cipro, Francia, Malta e Stati Uniti. Come compenso, i due hacker chiedevano una percentuale sui profitti generati grazie a queste spifferate, il cui utilizzo ha portato a guadagni milionari: circa 100 milioni di dollari in tutto.
In un'occasione, per esempio, agli operatori è stata fornita un'informazione riguardante il non raggiungimento delle aspettative da parte di un'azienda 36 minuti prima che questi dettagli venissero pubblicati. In questa breve finestra temporale il gruppo è riuscito a generare 511 mila dollari in profitti grazie alla vendita allo scoperto delle azioni. Nove delle 32 persone coinvolte sono state accusate anche dal Dipartimento di Giustizia, che spiega come gli operatori inviassero agli hacker delle vere e proprie "liste della spesa" contenenti i nomi delle aziende delle quali volevano conoscere i dettagli. Cinque dei nove criminali accusati dal Dipartimento sono stati arrestati, mentre sugli altri quattro pende un mandato d'arresto internazionale.