Duemila cellulari dotati di un sofisticato sistema anti-intercettazione per porre rimedio alle tecnologie di spionaggio degli altri Paesi, Stati Uniti d'America inclusi, in seguito alle rilevazioni dell'ex consulente della National Security Agency Edward Snowden, che hanno di fatto dato il via allo scandalo del Datgate americano.
Nello specifico, i duemila costosissimi cellulari utilizzeranno un complesso meccanismo di sicurezza del quale per ovvi motivi non si conoscono le caratteristiche tecniche, che permetterà agli organi istituzionali tedeschi di comunicare vocalmente e trasferire dati sensibili, senza il pericolo di essere intercettati. Si tratta di una misura preventiva importante, anche in seguito alla scoperta che addirittura il cellulare di Angela Merkel era stato messo sotto controllo dall'agenzia per la sicurezza statunitense.
A svelare il progetto è la rivista tedesca Bild, che citando un documento riservato destinato all'esecutivo della Merkel mette in evidenza una vicenda delicatissima, resa tale da un'ulteriore scoperta che vede protagonisti due agenti segreti tedeschi corrotti dai servizi americani per ottenere informazioni sensibili: un'ulteriore vicenda molto delicata, che ha portato il presidente dell'antispionaggio tedesco, Hans-Georg Maassen, dalle pagine della Frankfurter Allgemeine Zeitung ad invitare i funzionari dello Stato a una maggior disciplina nelle conversazioni telefoniche, dichiarando che "Molte cose si possono spiegare e comunicare in colloqui svolti di persona, senza il telefono", ed è sfociato nella decisione del governo tedesco di cacciare dal Paese il capo dei servizi statunitensi. Una misura straordinaria, che ha messo a dura prova le relazioni transatlantiche.