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Giocattoli smart, attenzione a questi prodotti: “Spiano i bambini e violano la privacy”

Tra i regali di Natale più attesi dai bambini troviamo senza dubbio gli smart toy, l’evoluzione dei classici robot giocattolo e delle bambole che oggi offrono funzionalità molto più avanzate e sono in grado di immagazzinare informazioni personali dei bambini e delle loro famiglie.
A cura di Matteo Acitelli
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Tra i regali di Natale più attesi dai bambini troviamo senza dubbio gli smart toy, l'evoluzione dei classici robot giocattolo e delle bambole che oggi offrono funzionalità molto più avanzate e sono in grado di immagazzinare informazioni personali dei bambini e delle loro famiglie. Tra i giocattoli smart che i bambini attendono sotto l'albero in particolare ci sarebbero due prodotti accusati di collezionare informazioni personali: My Friend Cayla e I-Que Intelligent Robot, prodotti dalla Genesis Toys.

Come spiegato da diverse associazioni internazionali che si sono unite per combattere questa battaglia contro questi giocattoli in grado di spiare le conversazioni, gli smart toy in questione sono dotati di Bluetooth per collegarsi ad un'applicazione per smartphone che una volta installata può accedere alla memoria, al microfono, al WiFi e alla connessione Bluetooth del telefonino. Sull'argomento è intervenuta anche l'Organizzazione dei consumatori europea che nelle ultime ore ha presentato una serie di lettere sui tavoli della Commissione Ue, delle autorità per la protezione dei dati e dell'International Consumer Protection and Enforcement Network (ICPEN).

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Le associazioni per la tutela dei consumatori sottolineano che i giochi prodotti da Genesis Toys "registrano e collezionano le conversazioni private dei bambini senza alcuna limitazione". Tutte le conversazioni sono poi conservati sui server della Nuance Communications, compagnia già nota per numerosi affari con agenzie governative d'intelligence. Ad aumentare la preoccupazione verso questi giocattoli smart ci pensa il Norwegian Consumer Council che dichiara: "Con pochi semplici passi, chiunque può prendere il controllo del giocattolo, attraverso un mobile". Sulla questione è intervenuta anche l'associazione italiana di consumatori Altroconsumo che in una nota a Repubblica afferma:

"Bisogna essere vigili nel garantire che la raccolta e la gestione dei dati personali sia fatta in modo da tutelare sicurezza e privacy: non esistono prodotti a prova di hacker, quindi – soprattutto per quanto concerne i giocattoli e i prodotti destinati all'infanzia – l'attenzione deve essere elevata. L'Internet delle cose ha un grande potenziale"

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