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Giornata della Memoria: pensieri e ricordi in 140 caratteri

Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici liberarono Auschwitz, il lager diventato simbolo della ferocia nazista. Il dovere della memoria è stato onorato anche su Twitter.
A cura di Salvatore Mammone
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Auschwitz-main-gate

Luciano Foglietta è uno dei sopravvissuti ai campi di concentramento. Ora vive a Bologna e pensa che chi non ha vissuto quei momenti non potrà mai capire. Come dargli torto?
Quello che possiamo fare, a distanza di 67 anni, è ricordare la storia per far sì che nessuno dimentichi mai ciò che è stato. A casa, a scuola, a lavoro e sui siti di social networking, dove rimane una traccia.
Su Twitter, in particolare, è possibile lasciare il pensiero personale e allo stesso tempo leggere quello di migliaia di persone. Più di diecimila utenti, in Italia, hanno battuto centoquaranta caratteri con gli hashtag #ioricordo, #giornatadellamemoria e #TodayisHolocaustMemorialDay. Tra i trending universali, invece, i più utilizzati sono stati Holocaust e Auschwits.
Quello battuto dall’account del sito web Holocaust Educational Trust è degno di nota, in quanto retwittato più di mille volte in tutto il mondo.

In Italia, invece, è particolarmente interessante la raccolta di tweet di @Enaudieditore con l’hashtag #nonsoloungiornodellamemoria. Attraverso gli scritti e alcuni particolari di chi l’Olocausto l’ha vissuto, ne viene fuori un tragico racconto di quegli anni che aiuta a comprendere e ricordare, almeno per un giorno.

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