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Gli “Angry Birds” di Rovio puntano ad entrare in borsa

L’obiettivo della Rovio di “Angry Birds”, nei prossimi cinque anni é essere quotata nella borsa di New York.
A cura di Gabriella Conte
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Mentre gli  Angry Birds continuano, sin dal 2009, a lottare contro i cleptomani maialini verdi in uno dei videogame più cliccati, scaricati e giocati, nel futuro della Rovio (la società sviluppatrice del videogioco) compare l'obiettivo di quotarsi in borsa, entro i prossimi cinque anni.

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Il Presidente della Rovio Kaj Hed, infatti, ha annunciato all'agenzia di stampa britannica Reuters di voler realizzare una IPO (Offerta Pubblica Iniziale), così da consentire alla propria società di poter essere quotata per la prima volta sul mercato americano ed evitare che sia venduta ad un'altra azienda.

Collocandosi, infatti, fra le applicazioni più scaricate, con un numero di ben 75 milioni di download, Angry Birds si pone nel microcosmo in continua evoluzione dei mobile games. L'aspettativa di crescita di questi ultimi, infatti, si aggira intorno ai 6 miliardi di dollari per quest'anno, fino agli 11 miliardi previsti entro il 2014.

Mentre la Rovio tenta di far spiccare il volo dei suoi Angry Birds nella borsa di New York (cercando di avvalersi di quasi 42 milioni di dollari dei propri investitori e la collaborazione del co-fondatore di Skype Niklas Zennstroem), già altre società che si occupano di Mobilegames sono quotate in borsa, come la Gameloft (nella borsa parigina) e Glu Mobile, quotata proprio nel Nasdaq.

Riusciranno gli Angry Birds a spiccare il volo nel mercato americano?

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