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“Gli iPhone non sono del tutto impermeabili”: Apple multata per 10 milioni di euro

Per l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, gli spot e le comunicazioni commerciali di Apple relativi ad alcuni dei suoi iPhone più recenti traggono in inganno i consumatori, omettendo che i test per l’impermeabilità sono stati condotti con acqua distillata e perfettamente immobile.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Chi ha comprato un iPhone pensando di poterlo immergere tranquillamente in acqua per scatti subacquei sta andando incontro a un potenziale guasto, e la colpa del fraintendimento è di Apple: lo ha stabilito l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che ha appena multato la casa di Cupertino proprio in relazione a come ha deciso di pubblicizzare ai consumatori l'impermeabilità dei suoi telefoni più recenti. Secondo l'AGCM infatti gli spot di tutti gli ultimi iPhone danno a intendere che i gadget siano immergibili in acqua in ogni condizione, mentre la realtà è leggermente ma significativamente diversa.

Come avviene per tutti i produttori, Apple ha testato i suoi prodotti in condizioni di laboratorio; in particolare, per ottenere la certificazione IP che consente all'azienda di definire come "impermeabili" i suoi iPhone, l'azienda ha immerso alcune unità in acqua distillata e immobile. I dispositivi sono sopravvissuti ai test anche per via di acqua completamente priva di impurità e non soggetta a cambiamenti di pressione che avrebbero potuto facilitarne l'ingresso, mentre non è detto che possano uscire illesi da un tuffo nell'acqua di mare o semplicemente dopo un lavaggio sotto l'acqua del rubinetto.

Non è un dettaglio da poco, anzi: è esattamente il tipo di particolare che può portare a un utilizzo errato del telefono, magari immergendolo di proposito credendo che sia fatto apposta per resistere a quel tipo di utilizzo. Da una parte l'azienda precisa che "la garanzia non copre i danni provocati da liquidi", ma secondo l'AGCM la dichiarazione non è sufficiente a chiarire che i telefoni non sono realmente impermeabili come appare negli spot e che la resistenza all'acqua vantata ha comunque dei limiti. A questo si è aggiunto l'effettivo rifiuto da parte di Apple di riparare in garanzia gli iPhone danneggiati dall'ingresso di liquidi nella scocca, facendo resistenza all'esercizio dei diritti dei consumatori in fatto di garanzie.

Per questi motivi, Apple Distribution e la divisione italiana di Apple sono state multate per la somma complessiva di 10 milioni di euro. Le pubblicità dei dispositivi che hanno portato al provvedimento sono quelle di iPhone 8, iPhone 8 Plus, iPhone XR, iPhone XS, iPhone XS Max, iPhone 11, iPhone 11 Pro e iPhone 11 pro Max, per i quali veniva dichiarata una resistenza all'acqua da 1 a 4 metri e per 30 minuti: il consiglio — che vale per questi come per tutti gli smartphone in commercio — è di non immergere i dispositivi in acqua di proposito, se non protetti da una apposita custodia protettiva impermeabile.

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