Gli smartphone causano artriti giovanili? Nessuno studio lo dimostra
La Generazione y (i nati negli anni '80 e '90) torna ad essere minacciata dagli smartphone. Non indebolirebbero soltanto le mani, né si limiterebbero ad andare in tilt se confidiamo loro i nostri propositi di suicidio. A dirla tutta i cellulari potrebbero persino farci diventare ciechi. Tutte affermazioni prive di fondamento. Oggi si parla di smartphone e artriti in pazienti sotto i quarant'anni. Secondo l'ortopedico americano Mark Ciaglia l'uso sempre più diffuso di smartphone a tablet starebbe facendo aumentare i casi di artrite nei pazienti di età inferiore ai quarantanni. Ciaglia non presenta alcuno studio di supporto, semplicemente fa riferimento alla sua personale esperienza clinica.
Come escludiamo altri fattori? Gli studi servono anche a capire quali fattori potrebbero influire sui fenomeni osservati, soprattutto per accertare o escludere eventuali correlazioni. La cosa interessante che pare emergere dalla narrazione riportata, anche nelle agenzie di stampa italiane, è che si confonde l'artrite con l'artrosi. Dal momento che le fonti principali provengono dai tabloid inglesi, senza citare alcun articolo scientifico, non ci è dato sapere a chi attribuire l'errore. Nei media come nell'opinione pubblica questa confusione è largamente diffusa, come ricordano anche le associazioni di settore:
L'opinione pubblica, i media, e le forze politiche confondono l'artrite reumatoide con l'artrosi, e questo in sé giustifica la scarsa rilevanza che malattie gravissime del gruppo delle malattie reumatiche infiammatorie (artrite reumatoide, lupus, artrite psoriasica ecc.ecc.) hanno a livello nazionale, a tal proposito occorre chiarire che: l'artrite non è uguale all'artrosi, pur essendo malattie reumatiche si differenziano sostanzialmente tra loro in più punti.
L'artrite richiede che ci sia un'infiammazione, invece le tastiere indurrebbero una degenerazione: si parlerebbe dunque di artrosi. L'artrite può essere infettiva o autoimmune.
Esistono studi in merito? Dal momento che i media non aiutano ci siamo arrangiati. Esistono sporadici studi sul tema. Come il seguente case report: ovvero nell'articolo si riporta un solo caso, privo quindi di validità statistica. Già nel 2001 si demonizzavano gli Sms, attribuendo una correlazione con l'insorgere di artriti. I casi testimoniati da Ciaglia e altri colleghi potrebbero riguardare pazienti con artrite subclinica smascherata dal texting, ovvero dallo "smanettare il cellulare". Non sono da escludere anche le forme geneticamente determinate (esistono parecchie malattie di questa classe) che si potrebbero manifestare casualmente in correlazione col texting.
Cellulari nella fisioterapia. Di contro sono stati studiati numerosi casi in cui i dispositivi mobili possono essere terapeutici, o meglio, fisioterapici. Gli studi in merito sono ancora pionieristici, ma promettono bene. Proprio in uno studio dell'anno scorso si incoraggiano i pazienti affetti da artrite reumatoide a usare i dispositivi mobili per organizzare la terapia in maniera efficace.