Il governo statunitense avrebbe chiesto agli operatori telefonici italiani di tagliare fuori Huawei dall'infrastruttura del paese, dove il colosso cinese, a differenza degli USA, è già bene inserito. A rivelarlo è il Wall Street Journal, citando un incontro che sarebbe avvenuto nell'autunno del 2018 tra l'amministratore delegato di un operatore italiano e alcune figure del governo statunitense nell'ambasciata di Roma. Un incontro che è servito alla delegazione americana per continuare a fare pressione sulle realtà italiane in merito alla presenza di Huawei nel paese, dove le appartengono la grande maggioranza delle infrastrutture. Da diverso tempo gli USA sostengono che l'azienda possa fornire al governo cinese strumenti di spionaggio proprio attraverso questi dispositivi.
La risposta da parte dell'operatore, come riporta la testata americana, sarebbe stata però negativa perché di fatto ad oggi è impossibile sostituire Huawei a causa della mancanza di aziende che possano offrire lo stesso servizio. Una situazione che di fatto si è ripetuta in quasi tutti i paesi dell'Unione Europea, che nel corso degli ultimi mesi hanno ospitato i rappresentati statunitensi impegnati in questo nuovo capitolo delle tensioni tra USA e Cina. Un viaggio che, però, pare non abbia portato grandi risultati anche in virtù del fatto che l'intelligence americana non è in possesso di prove concrete che possano dimostrare eventuali rischi per la privacy dei cittadini.
Le tempistiche con cui gli Stati Uniti si stanno muovendo non stupiscono. In questo momento operatori e fornitori di infrastrutture si stanno preparando per l'avvento del 5G, un campo in cui Huawei sembra attualmente essere il player meglio posizionato e in grado di immettere questa tecnologia sul mercato con le tempistiche migliori. Difficile quindi che l'Italia accetti l'invito degli USA, soprattutto a fronte di prove inesistenti di reali pericoli per la privacy. Una presa di posizione che pochi giorni fa il Mise ha confermato smentendo un presunto blocco di Huawei e ZTE nel nostro paese: "Con riferimento agli articoli su una presunta messa al bando delle aziende Huawei e ZTE dall'Italia, in vista dell'adozione della tecnologia 5G, il Ministero dello Sviluppo Economico smentisce l'intenzione di adottare qualsiasi iniziativa in tal senso".