Gli utenti di TikTok propongono un tatuaggio per la Generazione Z, ma è un simbolo nazista
Su TikTok ha circolato per settimane come simbolo di ribellione della generazione Z, quella dei giovani e giovanissimi che frequenta in massa la piattaforma di condivisione video; gli utenti ne hanno mostrato tatuaggi e iscrizioni, consigliando agli amici e ai conoscenti sul social di fare altrettanto per mostrare solidarietà e fare gruppo con i coetanei in una non meglio precisata lotta di emancipazione. Il problema è che il simbolo – una Z con un breve tratto tarsversale – è una iscrizione di origine antica, che nell'ultimo secolo è stata associata al movimento nazista e alle correnti più attuali che anche in questi ultimi anni fanno riferimento alle medesime ideologie.
Il simbolo è circolato su TikTok senza che la maggior parte degli utenti che l'hanno visto ne comprendesse il vero significato – eppure ha perfino un nome, ovvero Wolfsangel: in italiano, gancio del lupo. In realtà non si tratta di un simbolo nato in seno al movimento nazista, e anzi è stato quest'ultimo ad appropriarsene – come del resto è avvenuto per molti altri simboli arcaici. L'esempio più noto è quello della croce uncinata, o svastica, che nasce come simbolo religioso e rimane utilizzato come tale per lo più in oriente, ma che dall'avvento del nazismo in Germania rimarrà per sempre associato all'ideologia nazionalista e razzista.
A proporre l'idea di un tatuaggio di massa con il controverso simbolo per tutti gli utenti della generazione Z è stata una utente in particolare, che dopo lo scoppio dello scandalo ha sostenuto in lacrime di essere stata la prima a non conoscere l'origine dell'iscrizione, e ha poi reso irraggiungibile il proprio profilo su TikTok. Effettivamente il simbolo proposto ha l'aspetto di una Z, mentre il Wolfsangel è tradizionalmente riprodotto come una Z rovesciata, ma la somiglianza non è passata inosservata perfino ad altri utenti dello stesso social network. Tra loro, alcuni hanno realizzato a loro volta delle clip nelle quali hanno invitato i coetanei ad espriemere la propria voglia di ribellione utilizzando simbologie meno compromettenti.