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Google accusata di intercettazioni sulle scansioni in Gmail

Il colosso di Mountain View deve ora difendersi dalle accuse di intercettazioni illegali avvenute, secondo gli accusatori, nel corso della sua attività di tutti i giorni, ossia la raccolta di dati nelle email.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Inviare, ricevere e scrivere email oggi è divenuto sempre più semplice grazie ai molteplici servizi che la rete e le grandi aziende forniscono. In particolar modo parliamo di Gmail, uno dei servizi maggiormente utilizzati che risulta sotto accusa per alcune scansioni improprie delle missive di alcuni utenti. Le accuse chiedono se Google non sia andata troppo oltre nella raccolta di dati utente in Gmail e Street View. 

La situazione non sembra essere propriamente semplice per l'azienda visto che due giudici federali hanno stabilito, nonostante le proteste di Google, come le accuse siano formalmente giuste e le indagini e le inchieste debbano andare avanti. Le sentenze sono l'ultimo esempio tramite il quale giudici e legislatori pongono ancora una volta una forte sollecitazione a Google sulle violazioni della privacy e quindi sulla volontà di porre un freno. L'azienda è sulla difensiva, cercando di convincere i sorveglianti e i propri utenti che la stessa non utilizza tali dati esternamente e che li protegge.

E' stato un brutto mese per Google. Quello che è in gioco è un problema di privacy digitale di base per i consumatori. Per la maggior parte, Google è riuscito a evitare gravi sanzioni proprio sulla privacy. Il caso di Gmail potrebbe avere effetti generali, però, perché quasi mezzo miliardo di persone in tutto il mondo utilizzano il servizio, e perché se fosse colpevole le multe potrebbero essere enormi. Allo stesso tempo, il caso potrebbe avere conseguenze a lungo termine per tutti i servizi di posta elettronica, compresi quelli di Yahoo e Microsoft, e per la questione del mantenimento dei dati.

Alan Butler, un avvocato presso l'Electronic Privacy Information Center

La situazione è chiaramente non ancora risolta e per Google si prospettano mesi di dure battaglie legali oltre a mesi in cui dovrà rivedere almeno in parte le sue politiche sulla privacy dei propri utenti se non vuole perderli, visto che gli stessi negli ultimi tempi, dopo anche il caso del Datagate, vogliono maggiori sicurezze da parte dei colossi proprio come quello di Mountain View. 

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