Google Android non sarà più un sistema operativo Open Source?
La filosofia di Google riguardo il sistema operativo Android è sempre stata molto libera: il codice del sistema, infatti, sin dal lancio nel 2008 è accessibile agli sviluppatori e ai produttori hardware, che così sono in grado di modificare il programma secondo le proprie esigenze. Tuttavia, le cose potrebbero cambiare nei prossimi mesi, perché Google sta mostrando una certa avversione alle politiche seguite finora.
Il problema, secondo il colosso informatico di Mountain View, è quello di un'eccessiva frammentazione tra il sistema di base e le varie personalizzazioni effettuate dai produttori dei dispositivi. E' proprio per questo che Google avrebbe intenzione di limitare l'uso che le altre compagnie possono fare del codice di Android: l'obiettivo è quello di semplificare la vita agli utenti, che attualmente sono costretti a seguire le notizie sugli aggiornamenti delle differenti versioni nell'attesa che venga rilasciata quella relativa al proprio sistema. E, inoltre, Google mira anche a semplificare il compito degli sviluppatori, che attualmente devono fornire il supporto per le applicazioni su ogni singola versione.
Dopo l'annuncio delle nuove direttive, sembra che Google sia già passata all'azione, consentendo l'accesso anticipato al codice solo alle aziende che si sono mostrate collaborative. Anche per quanto riguarda il rilascio pubblico delle release, i rinvii sembrano sempre più frequenti. Certo, non possiamo dire che la cosa non sia stata ampiamente anticipata: già due anni fa, infatti, in molti erano rimasti stupiti per gli atteggiamenti "libertini" del team di Android.
Resta il fatto che l'open source rappresenta una delle ragioni del successo di Android, cosa che gli ha permesso di diventare diretto concorrente della Apple di Steve Jobs. In un'ottica simile, l'ultima mossa di Mountain View rischia di essere un clamoroso autogoal…
