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Google blocca l’accesso a migliaia di siti web cinesi

Qualche giorno fa il colosso di Mountain View ha pubblicato tramite il blog ufficiale dedicato alla sicurezza un post in cui informava gli utenti che non considera sicuri alcuni siti web certificati come autentici dal China Internet Network Information Center (Cnnic).
A cura di Matteo Acitelli
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Qualche giorno fa il colosso di Mountain View ha pubblicato tramite il blog ufficiale dedicato alla sicurezza un post in cui informava gli utenti che non considera sicuri alcuni siti web certificati come autentici dal China Internet Network Information Center (Cnnic), come si legge dal post scritto dai tecnici di Google: "Il 20 marzo abbiamo individuato certificati digitali non autorizzati per alcuni domini Google. I certificati erano forniti da un’autorità intermediaria apparentemente gestita da una società chiamata MCS Holdings, rilasciato poi da CNNIC". Il team di Big G ha così deciso di bloccare l’accesso a migliaia di siti web cinesi poiché Google non può garantire la sicurezza degli utenti che navigano su alcuni siti con dominio .cn, gestito dal China Internet Network Information Center (Cnnic).

Nel dettaglio Cnnic avrebbe permesso ad un’azienda subappaltatrice egiziana, la MCS Holdings, di fornire alcuni certificati digitali non autorizzati: "Abbiamo avvertito CNNIC e gli altri principali browser dell’incidente e bloccato il certificato di MCS Holdings in Chrome con un push CRLSet. CNNIC ha risposto spiegando di aver trovato un accordo con MCS Holdings in base al quale quest’ultima fornirà i certificati solo per i domini registrati". Per tutelare gli utenti i responsabili tecnici di Google hanno quindi deciso di bloccare momentaneamenti tutti i siti "https://***.***.cn", gli utenti che proveranno ad accedere a domini di questo tipo verranno infatti avvisati di un potenziale pericolo. L’ente cinese CNNIC ha risposto alle accuse di Google definendo "inaccettabile e incomprensibile" questo comportamento.

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