Google dedica il doodle ai Kids Coding, i linguaggi di programmazione per bambini
Google dedica il doodle di oggi, lunedì 4 dicembre, ai cosiddetti Kids Coding, cioè ai linguaggi di programmazione per bambini, nel giorno del loro cinquantesimo anniversario e nell'ambito delle iniziative per la "Computer Science Education Week" (CSEdWeek). Il "Coding for Carrots", questo il nome del doodle interattivo, è stato sviluppato con la collaborazione di tre team: oltre a quello del colosso di Mountain View, hanno partecipato anche gli esperti di Google Blockly e i ricercatori di Scratch del MIT di Boston. Si tratta di una specie di gioco attraverso il quale i più piccoli possono imparare a programmare un computer in maniera facile e intuitiva. Nello specifico, il doodle è composto da sei livelli con difficoltà crescente, in cui è richiesto all’utente di comporre una lista di comandi da impartire a un coniglio per farlo muovere all’interno di uno scenario e fargli raggiungere una carota.
Può sembrare strano che i linguaggi di programmazione per i bambini esistano da così tanto tempo, calcolando che invece i computer hanno cominciato a diffondersi molto dopo, eppure già 50 anni, più o meno negli anni Sessanta, Seymour Aubrey Papert, informatico del Massachusetts Institute of Technology (MIT), cominciò a svilupparli, dando vita, qualche anno più tardi e grazie alla collaborazione di altri ricercatori, al cosiddetto Logo, il primo sistema per programmare pensato per i bambini. Papert, infatti, era convinto che i pc potessero diventare uno strumento essenziale nel processo di apprendimento dei più piccoli, senza dimenticare l'importanza del gioco. Basti pensare che Logo consentiva di stabilire i movimenti di una tartaruga per farle sperimentare esperienze di vario tipo, con riferimenti alla matematica e alle scienze in generale.
Bisognerà però aspettare gli anni Ottanta, caratterizzati da una maggiore diffusione del computer, per assistere alla creazione di software più sofisticati per il Kids Coding, come nel caso di Scratch, iniziativa sempre del MIT che prevede l’utilizzo di un sistema molto semplice per inserire le istruzioni necessarie per programmare. Ancora oggi, rappresenta uno dei sistemi di programmazione per bambini più conosciuti al mondo, da utilizzare in ambito scolastico e non solo. Proprio il team di Scratch ha dato una mano a Google a realizzare il doodle interattivo, con la speranza che sempre più ragazzi si appassionino al mondo dell'informatica e possano comprendere meglio come funzionano i dispositivi che utilizzano ogni giorno, dai computer ai tablet.