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Google è il miglior posto di lavoro al mondo

A Mountain View si lavora meglio di tutti gli altri posti nel mondo. Una classifica che vede un podio tutto californiano con Sas Institute e Netapp. In classifica nessuna azienda italiana.
A cura di Bruno Mucciarelli
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Il lavoro di questi tempi è senza dubbio il primario pensiero di tutti i giovani, che ne sono in cerca, ma anche di coloro che lo posseggono e in qualche modo hanno paura di perderlo. Molto spesso però i posti di lavoro non sono propriamente come ognuno vorrebbe o magari sogna di avere. Proprio sulla qualità del luogo di lavoro è stata realizzata una classifica che vede l'incoronazione del miglior posto di lavoro al mondo dalla "Great place to work" di Google. 

Sarà per il suo programma "20% time project", ossia tempo libero per lavorare allo sviluppo di proprie idee. Sarà per il TGIF (Thanks God it’s Friday – Grazie a Dio è Venerdì), giornata in cui Larry Page e Sergey Brin rispondono alle domande dei dipendenti senza se e senza ma. Sembra che tutto questo non sia il solo motivo della scalata vincente di Google, che risponde alla migliore soddisfazione da parte dei Googler, ossia i dipendenti dell'azienda di Mountain View.

La graduatoria vede poi al secondo posto Sas Institute e al terzo Netapp, tutte aziende del settore tecnologico ed informatico ed oltretutto tutte e tre residenti in California. Vero, che un'azienda deve guardare maggiormente agli introiti e al successo finanziario, ma di certo le multinazionali odierne cercano anche di rendere benefico il lavorare quotidianamente. La felicità dunque deve essere presa in considerazione come fattore fondamentale per un successo dell'azienda visto anche che si è ripetutamente visto come la produttività con dipendenti felici aumenti addirittura del 30 %.

È un comparto tendenzialmente giovane che ha un approccio alle risorse umane un po’ diverso da quello tradizionale, tende a liberare creatività e ingegno. E non si tratta del calcio balilla o degli uffici open space alternativi, come succede per i lavoratori di Mountain View. È il differente approccio sempre teso a conquistare la fiducia e la soddisfazione dei dipendenti con strategie di welfare e di conciliazione dei tempi vita-lavoro. Come dimostrano i programmi valutati da GPTW: dai premi per l’eccellenza di Marriott alla settimana in famiglia di Autodesk concessa, fuori dal monte ferie, durante il periodo delle feste natalizie per consentire ai dipendenti di trascorrere ulteriore tempo con le famiglie. Molte cercano di adottare strategie tese all’ascolto e alla fiducia indipendentemente da questo fa parte della loro cultura, ci credono. E non hanno paura di essere sottoposte al giudizio dei lavoratori: circa 6200, quest’anno, le società che hanno partecipato alla ricerca e tre milioni i dipendenti coinvolti.

Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia 

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Per quanto riguarda poi la classifica dobbiamo considerare come Microsoft dal quinto posto del 2012 sia avanzata al quarto di quest’anno. Per quanto riguarda invece l'Italia sembra che la situazione qualità lavoro non sia proprio agli stessi livelli internazionali visto che le aziende italiane rimangono proprio al di fuori della graduatoria nel range dei 25 migliori luoghi di lavoro. Oltretutto a questo si aggiunge anche la diminuzione delle sedi italiane delle multinazionali presenti in graduatoria che risultavano essere dodici nel 2011 mentre oggi sono solo otto.

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