Google e Microsoft di nuovo allo scontro: Bing copia i risultati di Google Search
Eric Schmidt lo aveva detto: non ci preoccupiamo affatto di Facebook, è Microsoft il nostro vero nemico. Detto fatto. A dimostrazione dell'esattezza delle parole del CEO di Google, i due colossi informatici sono di nuovo allo scontro. Uno scontro aperto e senza esclusioni di colpi, a tratti anche sfrontato. La questione è molto semplice: Bing copia Google Search, offrendo gli stessi primi risultati che offre il motore di ricerca di Mountain View. Per dimostrarlo al di là di ogni ragionevole dubbio, Amit Singhal, responsabile Google per gli algoritmi di ranking sul motore di ricerca, ha ideato una trappola semplice e al tempo stesso ingegnosa: Singhal ha creato query false come "hiybbprqag", "mbzrxpgjys", "indoswiftjobinproduction" associando ad esse precisi risultati. Poco tempo dopo, Bing riportava le medesime query con i medesimi primi risultati.
A ulteriore dimostrazione del plagio, c'è il caso di query come "torsorapy" la cui corretta scrittura sarebbe "tarsorrhaphy". Mentre Google Search corregge la scrittura della query ed offre i risultati concernenti l'esatta grafia della parola, Bing offre gli stessi primi risultati pur senza correggere la grafia del termine: come potrebbe mai farlo senza copiare?
Al momento non è più possibile prendere visione di queste query-trappola, Google, infatti, ha provveduto alla loro rimozione. Ciononostante, il dato resta inconfutabile, tant'è vero che Microsoft non tenta neppure di negare ogni addebito, ma si limita a sottolineare che Bing prende spunto da molteplici competitor, si aggiorna e si rinnova anche dando un'occhiata alla concorrenza, senza riservare a Mountain Views un trattamento speciale. Amit Singhal, però, non è del medesimo avviso e dichiara: «Ho passato l'intera carriera a costruire un buon motore di ricerca. Non ho problemi con competitor che sviluppano algoritmi innovativi. Ma copiare non significa innovare, dalle mie parti».
Lo scontro, però, sembra essere andato ben al di là del semplice botta e risposta. Lo segnala TechCrunch che si è preso la briga di sbirciare i profili Twitter di alcuni rappresentanti delle due compagnie, per scoprire che BigG e BigM si stanno massacrando a suon di tweet. A tratti, le offese sembrano quelle che si rivolgerebbero degli scolari capricciosi e attaccabrighe, ma proprio per questo lo scambio di battute risulta assai divertente. Insomma, ci troviamo di fronte ad una sorta di Grande Fratello per geek: una bella litigata in live streaming tra due delle più importanti compagnie informatiche al mondo.
Ecco l'attacco di Microsoft guidato dal responsabile alle comunicazioni Frank Shaw:
Non si fa attendere troppo la risposta di Matt Cutts, collaboratore di Mountain View:
Ora ci pensa Dave Winer, celebre blogger, a riaccendere gli animi:
Ed ora, entriamo nel cuore dello scontro, volano parola grosse del tipo "Hey, se tutta questa storia dell'ingegneria non dovesse andare bene, prova le pubbliche relazioni: hai la mascelle adatte".
Malgrado i toni severi e sprezzanti però, la questione sarà difficilmente esportabile in sede legale e, pertanto, è legittimo credere che Google sia principalmente interessata a segnalare agli utenti l'accaduto, tanto per mettere le cose in chiaro.