Google e Street View, maxi multa negli USA
Una multa da sette milioni di dollari ed un programma di formazione decennale. Sono questi i punti essenziali dell' accordo raggiunto nelle scorse ore da Google ed i 37 stati (più il Distretto di Columbia) coinvolti in una lunga e complessa vicenda legale che vedeva accusata l' azienda di Mountain View di detenzione illecita di dati sensibili.
Si tratta di una vicenda risalente al biennio 2008/2010, quando, nelle operazioni di ampliamento della copertura di Street View, il famoso servizio di navigazione complementare a Google Maps, erano stati illegalmente acquisti e archiviati dati personali come mail, rubriche, messaggi, password, ecc. semplicemente accedendo dalla strada alle reti wireless non protette dagli utenti.
Il furto dei dati personali, imputabile secondo Google agli abusi di un ingegnere a dir poco scorretto coinvolto nel progetto di Street View, ha riguardato nel corso del biennio ben 37 stati americani più il Distretto di Columbia che, in un' azione legale congiunta, avevano chiesto la cancellazione immediata dei dati personali degli utenti oltre che una salatissima multa.
Dopo anni di mediazioni, finalmente, è stato trovato un accordo tra Google e tutti gli stati coinvolti che prevede la cancellazione dei dati personali, una multa di ben 7 milioni di dollari, ed un corso di formazione decennale sia per i dipendenti di Google (affinché non si verifichi nuovamente una violazione avente queste caratteristiche), sia per i cittadini statunitensi volto ad insegnare l' importanza della protezione dei propri dati personali su internet.
Insomma, tutto sommato si tratta di una pena decisamente sopportabile per Google, anche se, probabilmente, a gravare maggiormente saranno i danni all' immagine dell' azienda.