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Google: la commissione Antitrust è pronta a riaprire l’indagine

Secondo alcune fonti raccolte dal Wall Street Journal, la Commissione Antitrust UE, guidata dalla danese Margrethe Vestager, sarebbe pronta a procedere contro Google riaprendo l’indagine avviata ormai cinque anni fa su abuso di posizione dominante.
A cura di Francesco Russo
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Secondo alcune fonti raccolte dal Wall Street Journal, la Commissione Antitrust UE, guidata dalla danese Margrethe Vestager, sarebbe pronta a procedere contro Google riaprendo l'indagine avviata ormai cinque anni fa su abuso di posizione dominante, e stoppata diverse volte negli ultimi tre anni. Uno degli ultimi atti di Almunia, ex commissario Antitrust, fu proprio quello di avvisare Google che senza un impegno preciso l'indagine sarebbe stata riaperta e uno dei primi atti della Vestager, al suo insediamento, fu quello di che sul caso Google "voleva più tempo per decidere". Ecco, nel giro di pochi mesi, la decisione è arrivata.

La prova, che qualcosa si sta effettivamente muovendo contro il colosso di Mountain View, è la richiesta a tutti i soggetti interessati dall'inchiesta, ossia coloro che hanno accusato Google, di pubblicare le loro dichiarazioni e informazioni, ricevute in via confidenziale. Le aziende che sono state finora contattate riguardano diversi settori merceologici.

In questo momento si ricorda il caso che coinvolse Microsoft, il colosso di Redmond pagò poi 1,8 miliardi di dollari di multa a fine 2012. Ma il caso di Google sarebbe leggermente diverso, avendo infatti il tempo di recuperare e di provare a ricucire, nonostante i gravi problemi evidenziati dall'indagine fino a questo momento, ed evitare così una maxi multa. E in questo caso, la multa può arrivare ad essere il 10% del fatturato relativo all'ultimo anno, ossia al 2014. A conti fatti, si tratterebbe di una cifra intorno ai 60 miliardi di dollari, circa 55 miliardi di euro, una cifra enorme.

Insomma, la Commissione Antitrust è ormai davvero vicina a chiudere questa lunga indagine e a quello che la Vestager disse sin dal suo insediamento, cioè di arrivare a portare il caso di fronte ad una formale Corte in modo tale da farne un precedente legale.

E per Google non è un bel momento. Va ricordato che ci sono tanti e diversi casi che riguardano l'azienda di Mountain View viste con molta attenzione anche da altre commissione europee, basti pensare ai casi che riguardano la privacy. Ma non è un bel momento anche per il fatto che il grosso player del mercato del search, che possiede una quota di quasi il 90%, di recente è stato accusato di manipolare i risultati di ricerca favorendo i suoi servizi.

A questo punto, non resta che vedere gli sviluppi di questa vicenda e quali saranno i prossimi passi della commissione UE.

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