Google nel mirino antitrust: 30 procuratori pronti a partire con una nuova indagine
Da quanto si apprende dal Washington Post, più di 30 procuratori generali negli Usa stanno preparando una nuova indagine nei confronti di Google per presunte violazioni delle norme sull'antitrust. La presentazione formale dell'apertura dell'indagine, guidata dal procuratore generale dello stato del Texas, Ken Paxton, potrebbe avvenire nei prossimi giorni e, secondo alcune fonti, potrebbe essere definita già il prossimo 9 settembre. Google, attraverso un portavoce, ha risposto che è pronta a collaborare anche in questa occasione, offrendo tutte le informazioni possibili sul proprio business e sul settore tecnologico in cui opera. Da quello che si sa, l'indagine è concentrata sugli intrecci tra privacy e antitrust.
Google, quindi, finisce di nuovo nel mirino antitrust. Questa volta, da quanto riporta il quotidiano americano Washington Post, si tratta di una indagine che mette di fronte più di 30 procuratori generali Usa contro il colosso di Mountain View. Si tratta di una situazione verificatesi poche volte, fino ad oggi. Infatti, lo scorso mese di marzo si erano mossi insieme i procuratori del Mississippi e della Louisiana. Da quello che è dato sapere, l'indagine, guidata dal procuratore generale dello stato del Texas, Ken Paxton, mira a verificare gli intrecci tra privacy e antitrust.
Nel mese di giugno il procuratore Ken Paxton, insieme ad altri 42 funzionari statali, ha avviato una serie di valutazioni e di rilievi che hanno esortato la Federal Trade Commission a concentrarsi sulla privacy e la raccolta dati per indagare su potenziali violazioni della legge antitrust.
Anche se non viene menzionata dai media Usa, ma questa vicenda sembra essere molto simile a quella sollevata nelle scorse settimane dall'Ufficio Federale per la Concorrenza (Bundeskartellamt) nei confronti di Facebook, a proposito della raccolta e della gestione dei dati da parte della società di Menlo Park. Anche in quest caso, si tende a dimostrare come la violazione delle norme sulla concorrenza abbia uno stretto legame con il tema della privacy. Un legame che gli oltre 30 procuratori federali tenteranno di dimostrare anche negli Usa.
Il tema centrale della questione, quello su cui l'indagine poggia, è quello di dimostrare lo stato di "non neutralità" di Google, e di tutte le altre società che si trovano più meno nella stessa situazione. Ed è per questo motivo, pare, che l'indagine possa estendersi anche ad Amazon e ad altri grandi brand del settore tecnologico.