Google è sempre più interessata alle abitazioni intelligenti. Dopo l'inizio di una lunga fase di test nella quale Big G porterà la connessione a banda ultralarga nelle case di pochi fortunati americani, l'azienda capitanata da Larry Page e Sergey Brin fa un ulteriore passo in avanti ed acquisisce Nest Labs per 3,2 milioni di dollari: è la seconda acquisizione più costosa dopo quella di Motorola.
L'obiettivo di Nest Labs è quello di progettare e produrre alcuni dei dispositivi domestici più utilizzati, come gli allarmi per il fumo ed i termostati, reinventandoli e rendendoli smart, in modo da poterne centralizzare la gestione ed il controllo tramite computer, smartphone e tablet. Uno dei successi più importanti dell'azienda infatti è proprio un termostato intelligente, realizzato in una struttura circolare al centro della quale grazie ad un display che cambia colore in base al muro in cui è collegato il dispositivo, è in grado di mostrare e regolare automaticamente la temperatura in base alle preferenze degli ospiti che abitano la casa, grazie ad una serie di informazioni che acquisisce autonomamente durante l'utilizzo.
"Google è entusiasta all’idea di portare grandi esperienze in molte altre case e molti altri Paesi e riempire i loro sogni", commenta Page. L'acquisizione dell'azienda fondata da Tony Fadell (leader del team di Apple che ha dato vita ai primi 18 iPod ed i primi 3 iPhone), non solo rappresenta la seconda spesa più importante per Big G dopo quella relativa a Motorola (andata in porto per dodici miliardi di dollari), ma è un enorme passo in avanti per l'azienda nel settore della domotica e della casa intelligente, un ecosistema che nel corso del CES 2014 di Las Vegas ha preso sempre più forma, grazie ad una serie di gadget e di servizi cloud-based che presto potrebbero rivoluzionare il modo di vivere le quattro mura domestiche.