Sempre più spesso scattiamo centinaia di fotografie e registriamo decine di video anche e soprattutto per avere dei ricordi che, in futuro, ci faranno "rivivere" i bei momenti che stiamo attraversando. Una giornata in montagna, una serata romantica o un viaggio con gli amici sono tutte occasioni che spesso vengono registrate dalle fotocamere dei nostri dispositivi mobile. Presto, però, potremmo avere un metodo ancora più efficace per rivivere le nostre esperienze. Lo promette un brevetto depositato da Google, il quale prevede l'utilizzo congiunto di dispositivi indossabili come Google Glass e il cloud, dove verranno immagazzinati tutti i contenuti registrati nel corso della giornata.
Successivamente, tramite smartphone o tablet, sarà sufficiente una veloce ricerca per raggiungere i contenuti desiderati. Non solo date e nomi di luoghi, però, ma anche vere e proprie domande che gli utenti potranno porre al sistema. "Quali opere ho visto a Parigi?", "Chi ho incontrato martedì scorso?" o "Che musica ho ascoltato a casa di mio fratello?" sono tutte domande che potranno ottenere risposta grazie al sistema messo a punto da Google. Non solo rivivere momenti passati, quindi, ma mettere anche una pezza alla difficile situazione che affligge chi è smemorato.
C'è poi una funzionalità che permetterà di mettere insieme una serie di filmati registrati da più persone nello stesso luogo. Il brevetto fa l'esempio di un gruppo di guardie di sicurezza: i filmati registrati dai Google Glass potranno poi essere uniti chiedendo di identificare tutti i volti inquadrati all'interno dei video. Una funzione, quest'ultima, che però preoccupa gli esperti di privacy: se è vero che può aiutare ad individuare eventuali criminali, è altrettanto vero che rende sempre più flebile la linea che separa innovazione tecnologica e invasione della privacy.