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Google vuole costruire una “città intelligente”

Alcuni manager di Google starebbero valutando una proposta della controllata Sidewalk Labs per l’acquisizione di parte di una città esistente per poi trasformarla in una metropoli intelligente basata su tecnologia, infrastrutture efficienti e automobili autonome.
A cura di Marco Paretti
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Alcuni manager di Google starebbero valutando una proposta della controllata Sidewalk Labs per l'acquisizione di parte di una città esistente per poi trasformarla in una metropoli intelligente basata su tecnologia, infrastrutture efficienti e automobili autonome. Lo riporta il The Wall Street Journal, specificando che il CEO di Sidewalk Labs, Dan Doctoroff, ha passato gli ultimi mesi a progettare la proposta di acquistare una grossa parte di una città – possibilmente in difficoltà economica – per poi ricostruire le case per decine di migliaia di residenti. In pratica, Google diventerebbe il proprietario terriero per un grande numero di abitanti, le cui dimore sarebbero case ricostruite e altamente tecnologiche.

Doctoroff, che ha già ricoperto il ruolo di vicesindaco di New York, ha suggerito l'idea lo scorso febbraio, per poi farla diventare una proposta vera e propria chiamata "Project Sidewalk". Se approvata da Larry Page, ora CEO di Alphabet, il progetto per una smart city potrebbe cominciare a raccogliere proposte dai comuni nel corso di quest'anno. Tra i possibili elementi della nuova città intelligente potrebbero esserci hotspot WiFi gratuiti, corsie dedicate ai veicoli autonomi e un sistema di trasporto che sfrutta il Big Data per evitare la creazione di zone troppo congestionate, reindirizzando tram e autobus – ma anche gli automobilisti – su strade meno trafficate.

Google ha inizialmente creato Sidewalk Labs con lo scopo di pensare a come la tecnologia potrebbe cambiare la vita nella città. Inizialmente il "laboratorio" doveva essere New York, ma le ovvie restrizioni giuridiche, finanziarie e politiche hanno obbligato l'azienda a pensare ad una soluzione alternativa. Come, appunto, quella di acquistare parte di una città in difficoltà economica per poi ricostruirne le infrastrutture rendendole più moderne e tecnologiche. Sarebbe la realizzazione del sogno di Larry Page, che nel 2013 già parlava di "isolare" una parte del mondo con la quale sperimentare.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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