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Google vuole introdurre 13 emoji per rappresentare le donne sul lavoro

Un gruppo di quattro dipendenti di Google ha sviluppato 13 emoji che hanno l’obiettivo di rappresentare meglio le donne negli ambienti di lavoro.
A cura di Marco Paretti
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Un gruppo di quattro dipendenti di Google ha sviluppato 13 emoji che hanno l'obiettivo di rappresentare meglio le donne negli ambienti di lavoro. Durante una presentazione allo Unicode Consorzium, l'ente che si occupa di approvare le emoji, il team di Mountain View ha spiegato che le nuove emoji rappresentano un grande numero di professioni per donne e uomini, con l'obiettivo di sottolineare la diversità delle carriere e spingere le ragazze di tutto il mondo a non farsi limitare nella scelta del lavoro. L'idea è venuta dopo aver letto un editoriale del New York Times chiamato Emoji Feminism e basato proprio sull'assenza di emoji femminili al netto di quelle rappresentanti i soliti e abusati cliché.

Non si tratta di semplici versioni femminili delle emoji maschili attualmente presenti nel sistema, ma nuove immagini da selezionare combinando due di quelle esistenti. La contadina, per esempio, potrebbe essere codificata con l'unione dell'emoji della donna e quella del trattore. I campi previsti dal team di Google includono quello medico, alimentare, agricolo, industriale, educativo e musicale. Quest'ultima categoria omaggia inoltre David Bowie, mostrando un'emoji caratterizzata dall'ormai famosa saetta viola.

"Crediamo di poter avere un grande impatto positivo aggiungendo 13 nuove emoji che rappresentano le donne all'interno di diverse professioni" hanno spiegato i responsabili in una nota. "Siamo convinti che aiuterà le ragazze ad essere più sicure di sé e che sia in grado di rappresentare meglio l'importante ruolo che le donne hanno nel mondo". Google vorrebbe pubblicare le nuove emoji entro la fine del 2016, una tempistica molto ristretta che, però, si basa su un asso nella manica: Mark Davis, uno dei membri del team di Google che ha proposto le nuove faccine, è co-fondatore e presidente dell'Unicode Consortium.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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