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Groupon, è crisi nera: ennesima trimestrale in perdita

La caduta libera di Groupon non accenna a rallentare. Sembra essere destinata a finire l’epoca dei coupon, un periodo d’oro che però non è bastato a frenare l’inesorabile caduta che ieri ha portato ad un nuovo risultato trimestrale in rosso, con perdite pari a 27,6 milioni di dollari.
A cura di Marco Paretti
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La caduta libera di Groupon non accenna a rallentare. Sembra essere destinata a finire l'epoca dei coupon che nel corso degli ultimi anni ha conosciuto un successo enorme grazie alle offerte che permettevano a chiunque di acquistare prodotti, servizi e cene a basso prezzo. Un successo che però non è bastato a frenare l'inesorabile caduta che ieri ha portato ad un nuovo risultato trimestrale in rosso, con perdite pari a 27,6 milioni di dollari. Nel 2014, durante lo stesso periodo, la perdite erano di 21,2 milioni di dollari. Crollano anche i profitti per azione, da 10 a 5 centesimi, e i ricavi, scesi a 713,6 milioni di dollari su attese di 733 milioni.

Ora l'azienda ha annunciato un cambio al vertice, ma gli analisti sono dubbiosi. Il numero degli utenti non si è distanziato di molto rispetto a quello dell'anno scorso e negli ultimi trimestri è rimasto inchiodato a 48,6 milioni. Per il termine dell'attuale trimestre, Groupon prevede una perdita per azione di un centesimo e ricavi tra gli 815 e gli 865 milioni di dollari. In questo panorama incerto il nuovo amministratore Rich Williams dovrà trovare una soluzione alla crisi profonda che sta caratterizzando l'azienda, mentre l'ex CEO Eric Lefkofsky sarà presidente. "Il business è stabile e siamo pronti per fare il nostro prossimo grande passo" ha spiegato, lasciando la carica a Williams.

I punti interrogativi, però, rimangono. E sono anche molto evidenti. Il trimestre appena conclusosi sottolinea nuovamente una crisi senza pace, mentre quello precedente aveva registrato utili pari a 109 milioni di dollari solo a causa della cessione della controllata sudcoreana per 360 milioni di dollari. Senza contare le enormi perdite del titolo, sceso di oltre il 50% dall'inizio dell'anno. Oltre a questo, l'azienda ha previsto il licenziamento del 9,3% della sua forza lavoro, pari a circa 1.100 dipendenti a livello globale.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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