Guantanamo Files: secondo WikiLeaks molti prigionieri erano innocenti
A distanza di diversi mesi, il caso WikiLeaks continua a far discutere ogni volta che vengono pubblicati nuovi file e documenti segreti. Adesso, nel mirino della stampa mondiale ci sono i cosiddetti Guantanamo Files, una raccolta di circa 700 file pubblicati due giorni fa dai principali giornali del mondo, dal New York Times al Washington Post.
I documenti, relativi ad un periodo che va dal 2002 al 2009, parlano del carcere di Guantanamo a Cuba, la prigione che l'amministrazione Obama aveva promesso di chiudere più di due anni fa. Nelle carte trapelate su WikiLeaks sarebbero contenute preziose informazioni sui detenuti del carcere, più precisamente su ogni persona che ha varcato i confini del campo di prigionia a partire dal 2002, quando Guantanamo è stato aperto per volontà dell'allora presidente Bush. Rapporti accurati, all'interno dei quali sarebbe possibile persino leggere quello che è stato trovato nelle tasche dei catturati ma anche informazioni sul loro comportamento in carcere.
Niente di troppo nuovo, quindi, visto che in alcuni file sarebbero presenti i racconti di maltrattamenti ai danni dei prigionieri, di informazioni estrapolate con la forza, di incarcerazioni sulla base di indizi vaghi che, almeno in alcuni casi accertati, sono poi risultate erronee. Insomma, niente che non avevamo già sentito prima sul carcere di Guantanamo, in passato finito sotto accusa proprio in seguito ad uno scandalo sul maltrattamento dei prigionieri.
Al momento, 604 detenuti degli oltre 700 di Guantanamo – alcuni dei quali giudicati in passato "ad alta pericolosità se rilasciati" – sono stati liberati o consegnati ad altri paesi. Curiosa la storia di un prigioniero libico, riconsegnato a Gheddafi e poi liberato: adesso guida le forze ribelli impegnate contro il dittatore.
Se volete saperne di più, ecco la raccolta completa dei files.